Riprendendo una delle massime dei casinò, se è vero che "il Banco vince sempre", lo stesso dicasi per lo Stato, gestore di tutte le lotterie. L’83,6% degli italiani è convinto che lo Stato debba regolare e gestire il gioco legale a tutela del consumatore e della collettività, e che la sua presenza sia fondamentale per evitare infiltrazioni criminali e illegali nella gestione delle lotterie. In realtà nel 2020 il valore del gioco illegale in Italia ha raggiunto i 18 miliardi, come evidenziato dall'indagine Censis-Lottomatica del 2021. Ma per quanto riguarda il gioco d'azzardo legale, i cui dati sono più facilmente riscontrabili, ogni anno la raccolta risulta in crescita, grazie a sempre nuove lotterie e molteplici possibilità di gioco. Quanto incassa lo Stato dalle lotterie Nel 2022, il totale della raccolta è stato pari a 136 miliardi di euro, di cui 63 dalla rete fisica e 73 da quella online. Per raccolta si intende il totale delle puntate effettuate dai giocatori. Dei 136 miliardi di euro raccolti nel 2022 dal comparto del gioco d’azzardo legalizzato, 20,3 miliardi rappresentano la spesa, ossia le perdite dei giocatori, che corrisponde all’incasso lordo della filiera dell’azzardo, al quale togliere l'agio che spetta a gestori ed esercenti. Si arriva così all'importo che lo Stato incassa, pari a 11,2 miliardi. Dai numeri ufficiali dell'ultimo "Libro blu" disponibile dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, si evince dunque un aumento del 22% rispetto al 2021, che restituisce un dato di spesa pro-capite di 2.730 euro, circa una mensilità, calcolando la retribuzione annua lorda degli italiani, che ha una media di 30.284 euro per i dipendenti del settore privato, pari a una mensilità di 2.523 euro, come indicato dall'Osservatorio JobPricing del 2022. L'utilizzo dei soldi pubblici Nel decreto milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri negli scorsi mesi, si è deciso di prolungare per tutto il 2024 quella che, inizialmente, doveva essere una misura temporanea, volta al reperimento di soldi per contrastare l'alluvione dell'Emilia Romagna. Come si legge nell'art. 3 comma 8, si è infatti deciso che «le maggiori entrate derivanti sono destinate al Fondo per le emergenze nazionali», gestito dalla Protezione civile. Anche la quarta estrazione settimanale del Superenalotto ha come scopo quello di aumentare le entrate da poter poi destinare al Fondo. Per l'anno in corso si prevede un nuovo record di incassi per lo Stato, che attualmente impone anche il 20% di imposta su tutte le vincite al "Gratta e Vinci" e al "Superenalotto", dell'8% per quelle al "Lotto", e dell'11% per quelle realizzate al "10eLotto". Per tutti i giochi, non sono previste imposte fino ai 500 euro di vincita.
EconomiaLotterie e gratta e vinci, quanto incassa lo Stato (e dove finiscono i soldi)