Mercoledì 16 Aprile 2025
Bruno Mirante
Economia

Quanto hanno perso i miliardari amici di Trump con i dazi. I dati aggiornati di Bloomberg

Ai primi posti fra chi ha visto calare la propria ricchezza ci sono Musk, Bezos e Zuckerberg che secondo Bloomberg, hanno complessivamente visto andare in fumo una cifra superiore ai 200 miliardi di dollari da inizio anno

Quanto hanno perso i miliardari amici di Trump con i dazi. I dati aggiornati di Bloomberg

Roma, 9 aprile 2025 – Secondo il Washington Post, Elon Musk avrebbe cercato di appellarsi direttamente al presidente Trump affinché cambiasse idea riguardo i dazi. Ma nemmeno l'uomo più ricco del mondo è riuscito a dissuadere il numero uno della Casa Bianca, dall'ingaggiare una guerra commerciale globale dagli esiti imprevedibili.

Da sinistra Mark Zuckerberg, Jeff Bezos con la moglie, Sundar Pichai e Elon Musk
Da sinistra Mark Zuckerberg, Jeff Bezos con la moglie, Sundar Pichai e Elon Musk alla cerimonia di insediamento del presidente Usa Donald Trump

Per chiarire meglio la propria posizione sulle scelte di Trump, senza tuttavia assumere una posizione pubblica come hanno fatto in questi giorni diversi miliardari "pentiti" di aver sostenuto le politiche del Tycoon, Musk ha condiviso su X il pensiero del padre del libero commercio, il premio Nobel dell'economia Milton Friedman. Ma il fair play istituzionale di Musk e i messaggi neanche troppo velati sui social, con il passare delle ore sono venuti meno per lasciare il campo ad un attacco diretto nei confronti di uno dei principali consiglieri del presidente americano. Si tratta di Peter Navarro considerato "l'architetto dei dazi della Casa Bianca", finito in carcere per quattro mesi nel 2024 per oltraggio al Congresso dopo essersi rifiutato di collaborare con la commissione d'inchiesta della Camera sul 6 gennaio. Contro il consigliere al commercio, Musk ha usato toni durissimi definendolo "un cretino, più stupido di un sacco di mattoni" e lo ha soprannominato "Peter Retarrdo". La battaglia contro le imposizioni fiscali, è stata rilanciata anche dal fratello Kimball che, sempre su X, ha definito i dazi "una tassa permanente sui consumatori americani". Per quanto riguarda, invece, l'opinione dei cittadini americani sulle scelte economiche di Trump, un sondaggio di Real Clear Politics evidenzia che il 55,3% degli americani disapprova a fronte di un 42,3% che invece appoggia il presidente.

La classifica dei miliardari che hanno perso di più

Ma quanto hanno perso i miliardari in questi primi giorni di dazi? Per tracciare la classifica di chi ha subito perdite maggiori, basta andare a rivedere la foto dell’Inauguration Day di Donald Trump. La maggior parte di coloro che erano presenti, infatti, hanno già registrato grandi perdite. Secondo l'indice Bloomberg, a perdere più di tutti è stato proprio Elon Musk che dall’inizio dell’anno ha perso 135 miliardi di dollari. A seguire ci sono Jeff Bezos, fondatore di Amazon, che ha perso 42,6 miliardi di dollari, e Mark Zuckerberg, la cui ricchezza personale è scesa di 24,5 miliardi di dollari.

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Seguono Stephen Schwarzman, ceo del Blackstone Group con una perdita di 12 miliardi, Miriam Adelson, editrice e medico nonché moglie del magnate americano Sheldon Adelson, che ha registrato perdite per 8,6 miliardi. Jeffery Hildebrand, fondatore di Hilcorp Energy Company, ha accumulato perdite per 4,3 miliardi. Chiudono la classifica il petroliere Harold Hamm con perdite per 3,3 miliardi e Tilman Fertitta, Ad di Landry's Inc con perdite pari a 3,1 miliardi. Tra i paperoni che hanno mostrato aperto sostegno a Trump e che oggi stanno subendo le conseguenze delle scelte economico-finanziarie del presidente figura il magnate del lusso francese Bernard Arnault, che fino all’anno scorso era l’uomo più ricco del mondo, e ha subito una perdita di 8,6 miliardi di dollari. Arnault a gennaio, ha partecipato all'insediamento di Trump con due dei suoi cinque figli, tutti dirigenti di LVMH.