Il sipario è calato sulla stagione 2022-2023 della Coppa del mondo di sci alpino: in Italia la ricorderemo a lungo, soprattutto per le performance da record realizzate dalle atlete del settore femminile, che sono riuscite a salire sul podio ben 26 volte. All’indomani della chiusura della stagione, però, non sono solo le classifiche delle prestazioni sportive a parlare, ma anche quelle dei guadagni: è la stessa Federazione internazionale degli sport invernali a stilare e rendere pubblica la graduatoria, compilata in base all’entità degli assegni percepiti, da sciatori e sciatrici, in proporzione ai risultati ottenuti nelle gare di Coppa del mondo.
La classifica femminile
Per quanto riguarda lo sci femminile, guarda tutte dall’alto – è il caso di dirlo – la statunitense Mikaela Shiffrin, che ha chiuso il calendario 2022/2023 con il successo n. 88 in carriera, aggiudicandosi il gigante di Soldeu (si era già portata a casa slalom e gigante femminile). La statunitense conclude un’annata memorabile con 964.220 franchi svizzeri (circa 976.000 euro), conquistando, fra l’altro, la Sfera di cristallo generale. Alle spalle dell’americana, però, troviamo subito due italiane: Sofia Goggia con 338.000 franchi (circa 342.000 euro) e Federica Brignone con 317.575 franchi (circa 321.300 euro). Di nuovo Italia al settimo posto, con Marta Bassino (223.220 franchi, pari a circa 226.000 euro), e al 13esimo, con Elena Curtoni (138.450 franchi, equivalenti a circa 139.000 euro). Cifre ragguardevoli, insomma, per il poker d’assi che tutto il mondo ci invidia: Goggia, Brignone, Bassino e Curtoni hanno centrato in stagione almeno 4 podi ciascuna e sono entrate tutte e quattro nella ‘top ten’ della classifica generale di Coppa del mondo.
La classifica maschile
Quando allo sci maschile, lo svizzero Marco Odermatt, vincitore della Coppa del mondo generale per la seconda volta in carriera, guadagna 941.200 franchi (circa 952.500 euro), precedendo il norvegese Aleksander Kilde, con 623.183 franchi. Il miglior italiano in graduatoria è Mattia Casse, diciottesimo con 73.368 franchi: Casse è una delle poche punte di diamante sfoderate quest’anno dal settore maschile azzurro. Seguono poi Florian Schieder (22esimo con 65.550 franchi) e Dominik Paris, 23esimo con 64.535 franchi e autore, quest’anno, di una prestazione assai al di sotto delle aspettative.
Quanto contano gli sponsor
Se il guadagno di uno sciatore dipende soprattutto dalle vittorie (in occasione delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, ad esempio, il Coni ha corrisposto un premio in denaro a tutti gli atleti italiani vincitori di medaglia, ripartito in 180mila euro in caso di medaglia d’oro, 90mila per quella d’argento e 60mila per il bronzo), l’entrata maggiore per i campioni più blasonati è rappresentata dagli sponsor. Basta osservare quelli che salgono sul podio e mettono abitualmente in primo piano il marchio dei loro sci, o quello di casco e occhiali da sole. Pur non essendo ufficialmente note le cifre, alcuni contratti di sponsorizzazione possono raggiungere numeri da capogiro, ben oltre il milione di euro. Ovviamente si tratta di una sparuta minoranza: gli sciatori meno noti dovranno accontentarsi di compensi di gran lunga inferiori.
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