Martedì 5 Novembre 2024
MICHELE ZACCARDI
Economia

Quanti soldi hanno gli italiani sui conti correnti e che legame c’è con il successo dei Btp Valore

Il ministero dell'Economia ha diffuso i dati relativi alla prima emissione del nuovo strumento destinato ai piccoli risparmiatori. Il 99% degli ordini sono arrivati da investitori domestici con un taglio medio di quasi 28mila euro

Oltre 18 miliardi di euro raccolti da investitori italiani nella prima emissione del Btp Valore. Sono questi i numeri diffusi dal Ministero dell’Economia sul collocamento del nuovo strumento che punta a riportare il debito pubblico in mani italiane.

Spiava il conto corrente dei vicini (foto d'archivio)
Spiava il conto corrente dei vicini (foto d'archivio)

Una strategia i cui contorni sono stati delineati da diversi esponenti del governo, a cominciare dal titolare del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, e che sta iniziando a dispiegare i propri effetti. Secondo Bankitalia, già a febbraio famiglie e imprese non finanziarie avevano in tasca il 9,9% del debito pubblico, circa 61 miliardi di euro in più rispetto al 7,8% registrato l’anno prima.

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I soldi degli italiani sui conti correnti

L’obiettivo del governo è quello di attrarre una parte di quei 1.520 miliardi di euro depositati sui conti correnti degli italiani ora che l’ombrello della Banca centrale europea verrà meno. Da luglio, infatti, Francoforte smetterà di reinvestire i proventi derivanti dai titoli in scadenza, riducendo il proprio bilancio di 25-30 miliardi di euro al mese.

Il successo dei Btp Valore

Tornando alla prima emissione del Btp Valore che si è conclusa venerdì scorso, l’importo complessivamente collocato è stato pari a 18,191 miliardi di euro a fronte di 654.675 contratti conclusi, con un taglio medio di 27.786 euro. Si tratta del risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati, in un singolo collocamento di titoli di Stato per i piccoli risparmiatori (retail). 

Come e chi li ha comprati

Nel dettaglio, dei 654.675 contratti conclusi sul Mot (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) circa il 66% è stato di importo inferiore ai 20mila euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50mila euro, si raggiunge circa il 92% del totale.

Dalle informazioni raccolte dai Dealer e dagli altri intermediari, si può desumere che la partecipazione di investitori retail è stata significativamente prevalente rispetto a quella del private banking (ovvero servizi offerti a clienti di alto profilo con grosse disponibilità economiche), con una quota rispettivamente di 76% e 24%.

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All'interno della quota sottoscritta da investitori retail si stima che circa il 64% abbia inoltrato l’ordine attraverso le filiali delle reti bancarie e gli uffici postali (sia recandosi fisicamente in filiale sia a distanza), mentre circa il 36% attraverso l’home banking. Per quanto riguarda la ripartizione geografica degli ordini ricevuti, la quasi totalità degli ordini è risultata provenire da investitori domestici (circa il 99%).

I rendimenti e il perché del successo

Il successo del Btp Valore deriva da un rendimento che cresce nel tempo mentre le prospettive dell’indice dei prezzi sono in discesa. Il titolo ha una durata di quattro anni e un taglio minimo di 1.000 euro. Il sistema a scalini porta poi la cedola, che è semestrale, dal 3,25% lordo annuo dei primi due anni al 4% negli ultimi due, in un percorso che si conclude con il premio fedeltà dello 0,5% per chi ha comprato il titolo all’emissione e lo porta a scadenza. Un meccanismo pensato proprio per incoraggiare un atteggiamento da cassettista, tipico dei piccoli risparmiatori a cui si rivolge. A differenza del Btp Italia, il nuovo strumento non è agganciato all’inflazione, ma il suo rendimento è soggetto alla consueta tassazione agevolata per i titoli di Stato al 12,5% mentre cedole e premio di fedeltà sono esenti dalle imposte di successione.