Roma, 10 dicembre 2024 – Dicembre è sinonimo di tredicesima mensilità, una gratifica natalizia che ogni anno arriva nelle tasche di milioni di italiani. Tra pensionati e lavoratori dipendenti, la platea di chi riceverà questa somma aggiuntiva nel 2024 ammonta, secondo l’elaborazione di Cgia, a 35,7 milioni di persone, per un totale di 59,3 miliardi di euro lordi e 44,8 miliardi al netto delle imposte.
Chi riceverà la tredicesima e quando
I pensionati, oltre 16 milioni in Italia, sono stati i primi a beneficiare della tredicesima. I 19,5 milioni di lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, riceveranno invece la tredicesima tra il 13 e il 24 dicembre, a seconda della categoria di appartenenza e del contratto. Sono esclusi invece i lavoratori autonomi e le partite Iva. Allo stesso modo, anche i cosiddetti parasubordinati – cioè tirocinanti, stagisti, co.co.co., insomma tutti quei lavoratori che hanno un rapporto di lavoro simile ai dipendenti ma non lo sono – non ottengono la tredicesima.
Gli insegnanti delle scuole elementari e materne statali saranno i primi, con il pagamento anticipato a venerdì 13 dicembre, seguito da altre categorie che riceveranno l'importo il 16 dicembre.
Per la maggior parte dei dipendenti privati, la tredicesima arriverà invece tra il 15 e il 20 dicembre, ma per alcune categorie, come i metalmeccanici e i dipendenti del commercio, il pagamento è previsto entro il 24 dicembre.
Quanto vale la tredicesima?
L'importo della tredicesima è generalmente pari al proprio stipendio mensile o alla pensione, a patto che si sia lavorato (o si sia stati in pensione) per tutto l’anno. Per calcolare la cifra esatta, si divide lo stipendio mensile per 12 e si moltiplica per i mesi effettivamente lavorati. Ad esempio, chi ha lavorato sei mesi riceverà una somma pari a metà del proprio stipendio mensile. La tredicesima non è però più detassata e quindi il netto in busta paga sarà inferiore rispetto a uno stipendio normale.
Il bonus Natale
Quest’anno, oltre alla tredicesima, 4,6 milioni di lavoratori dipendenti (la stima è del ministero dell’Economia) con redditi fino a 28mila euro e almeno un figlio a carico riceveranno un bonus natalizio di 100 euro netti. Questa misura, introdotta dal governo Meloni, richiede la presentazione di un’autocertificazione al datore di lavoro o, per i dipendenti pubblici, l’invio tramite il portale NoiPa. Anche alcuni pensionati hanno ricevuto un piccolo extra: un bonus di Natale di 154,94 euro. Questo contributo, destinato a chi percepisce una pensione minima, è stato erogato automaticamente dall’Inps senza necessità di fare domanda.
Tredicesime in crescita rispetto al 2023
Rispetto all’anno scorso, l’importo netto delle tredicesime è aumentato di 4,1 miliardi di euro. Questo incremento è dovuto principalmente al maggior numero di dipendenti (+221mila) e pensionati (+99mila) rispetto al 2023, oltre al rinnovo di importanti contratti di lavoro che hanno fatto salire il monte salari complessivo. Quest’anno, il fisco, secondo l’elaborazione della Cgia, incasserà 14,5 miliardi di euro in gettito Irpef derivante da questa gratifica natalizia. Un appuntamento che, pur con una fetta destinata a tasse e bollette, rappresenta per molti una boccata d’ossigeno prima delle festività.