Venerdì 8 Novembre 2024

Qualità di vita digitale: l'Italia perde posizioni cinque posizioni in classifica

Lo studio annuale analizza 121 Paesi. L’indice si basa su cinque pilastri: sicurezza, e-government, accessibilità a internet, infrastruttura digitale e qualità di internet

Italia al 24° posto nella classifica della qualità della vita digitale

Italia al 24° posto nella classifica della qualità della vita digitale

Milano, 7 ottobre 2023 – L'Italia perde cinque posizioni, rispetto allo scorso anno, nell’Indice sulla qualità della vita digitale (DQL). Il quinto rapporto, colloca l’Italia al 24° posto nella classifica mondiale. Tra i cinque pilastri dell'indice, l'Italia ha registrato i risultati migliori nella sicurezza digitale e nell’e-government, aggiudicandosi il 19° posto in entrambi i casi, mentre per quanto riguarda l'accessibilità a internet ha mostrato delle difficoltà, piazzandosi al 47° posto. Il nostro Paese occupa il 30° posto nella classifica relativa all'infrastruttura digitale e il 33° in quella relativa alla qualità di internet. Nell'indice complessivo, l'Italia rimane dietro alla Spagna (6ª) e alla Francia (1ª). Nel complesso, i Paesi europei primeggiano a livello mondiale per quanto riguarda la qualità della vita digitale, con l'Italia che occupa il 18° posto in tale area geografica. Gabriele Racaityte-Krasauske, portavoce di Surfshark azienda che ha curato l'analisi ha detto: "In molte nazioni, la "qualità della vita digitale" è confluita nel concetto più ampio di "qualità della vita" generale. Non esistono altri modi per vedere la situazione diversamente ora che così tante attività quotidiane, tra cui il lavoro, l'istruzione e il tempo libero, vengono svolte online. Questo è il motivo per cui è fondamentale individuare le aree in cui la qualità della vita digitale di una nazione prospera e quelle in cui è necessario prestare attenzione, il che è esattamente lo scopo dell'indice DQL".  

Qualità di internet superiore rispetto alla media mondiale

La rete internet fissa in Italia presenta una velocità media di 139 Mbps. Per rendere l'idea, la rete internet fissa più veloce al mondo, quella di Singapore, è di 300 Mbps. Mentre la rete internet fissa più lenta al mondo, quella dello Yemen, è di 11 Mbps. La rete internet mobile presenta una velocità media di 74 Mbps. La rete internet mobile più veloce, quella degli Emirati Arabi Uniti, è di 310 Mbps, mentre quella più lenta al mondo, quella del Venezuela, è di 10 Mbps. Rispetto alla Spagna, la rete internet mobile in Italia è più lenta del 6%, mentre la banda larga fissa è più lenta del 42%. Fortunatamente, dall'anno precedente, la velocità della rete internet mobile in Italia è migliorata del 32%, mentre quella della banda larga fissa è cresciuta del 28%.  

Prezzi più accessibili per Internet rispetto ad altri Paesi

Gli italiani devono lavorare 2 ore e 2 minuti al mese per potersi permettere una rete internet fissa a banda larga. Sebbene si tratti di una cifra inferiore alla media, è 7 volte superiore rispetto a quella della Romania, che vanta la rete internet fissa più conveniente al mondo (i rumeni devono lavorare 18 minuti al mese per potersela permettere). Gli italiani devono lavorare 1 ora e 56 secondi al mese per permettersi una rete internet mobile. Tale cifra è 4 volte superiore a quella del Lussemburgo, che vanta la rete internet mobile più conveniente al mondo (i lussemburghesi devono lavorare 16 minuti al mese per potersela permettere).  

La posizione dell'Italia nella classifica mondiale della sicurezza digitale

Il pilastro della sicurezza digitale analizza il livello di preparazione di un Paese a contrastare la criminalità informatica e il livello di sviluppo delle leggi sulla protezione dei dati. In tale pilastro, l'Italia rimane dietro alla Spagna (9ª) e alla Francia (13ª). Ad ogni modo, nel contesto globale l'Italia dispone dei mezzi necessari per combattere la criminalità informatica, inoltre essendo membro dell'UE e soggetta al GDPR, il Paese dispone di ottime leggi sulla protezione dei dati. Un'infrastruttura digitale avanzata facilita l'uso di internet per varie attività quotidiane, come lavorare, studiare, fare acquisti, ecc. Questo pilastro valuta il grado di penetrazione di internet in un determinato Paese e la sua predisposizione a sfruttare la rete (predisposizione a sfruttare le tecnologie informatiche e della comunicazione). La penetrazione di internet in Italia è elevata (91% - 40° posto nel mondo) e il Paese si colloca al 30° posto per la predisposizione alla rete. Il pilastro dell'e-government mostra il livello di sviluppo dei servizi digitali di un governo e il livello di padronanza dell'intelligenza artificiale (IA) di un Paese. L'e-government italiano è ben al di sopra della media mondiale.  

Il costo di internet è più accessibile rispetto all'anno precedente

La rete internet fissa è più conveniente dell'11% rispetto all'anno precedente: in media le persone devono lavorare 42 minuti in meno al mese per potersela permettere. La rete internet mobile è più conveniente del 26% rispetto all'anno precedente: le persone devono lavorare 41 minuti in meno per potersela permettere.