Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Qualità della vita: è Udine la città dove si sta meglio. Sul podio anche Bologna e Trento. La classifica

Ultima posizione per Foggia. Nella top ten entra Bergamo e torna Modena, mentre escono Trieste e Bolzano. Scendono Roma e Napoli

La classifica della qualità della vita 2023

La classifica della qualità della vita 2023

Roma, 4 dicembre 2023 – Udine è la città dove si vive meglio in Italia. Alle sue spalle ci sono Bologna (seconda) e Trento (terza). A rivelarlo è la 34esima edizione dell'indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore. E se per la provincia friulana si tratta di una prima volta assoluta in vetta a questa speciale classifica, dopo essersi piazzata nella top ten solamente tre volte dal 1990 (prima edizione) ad oggi, precisamente nel 2016, nel 2020 e nel 2021. Suonano più come delle conferme, invece, le altre due città sul podio: Bologna era già risultata vincitrice dell'edizione 2022 e sempre in testa nella categoria 'Demografia, salute e società' spinta dai livelli d'istruzione elevati, e Trento, già vincitrice dell'Indice della sportività e di ‘Ecosistema Urbano 2023’.

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Le new entry tra le prime dieci Bergamo, quest'anno capitale della cultura insieme a Brescia, sale al 5° posto della classifica dei territori più vivibili, dove solamente nel 1990 aveva occupato l'ottavo posto, e conquista il primato nella classifica tematica di ‘Ambiente e servizi’. Anche Modena, settima, torna in una top ten che aveva raggiunto solo due volte: nel 1999 e nel 2022. Più solido il piazzamento nella parte alta della graduatoria della provincia di Aosta, al quarto posto.

Si confermano nella top ten anche Milano, stabile rispetto allo scorso anno e ancora rima nella categoria 'Affari e lavoro', e Firenze che, dopo aver occupato il podio nel 2022, quest'anno è sesta. Tra le prime dieci anche Monza e Brianza che conquista 14 posizioni e il primato nella categoria 'Ricchezza e consumi' grazie a buoni risultati nella spesa media delle famiglie per l'acquisto di beni durevoli e ai dati immobiliari. A chiudere la top ten c'è Verona, che l'aveva presidiata sia nel 2020 sia nel 2021. Spiccano invece le assenze di Trieste e Bolzano, scese rispettivamente in 12ª e 13ª posizione.

Anche quest'anno si concentrano soprattutto nel Mezzogiorno le città dove la qualità della vita è peggiore, con l'unica eccezione di Cagliari che arriva al 23° posto. Ma non mancano le novità. In primis il ritorno di Foggia, 107ª, a vestire la maglia nera dopo dodici anni (era stata ultima nel 2011 e nel 2002). Ma nelle ultime 40 posizioni scivolano ben nove province del Centro o del Nord, tre più dell'anno scorso: oltre a Latina (87ª), Frosinone (80ª), Imperia (81ª), Alessandria (70ª) e Rovigo (68ª), ci sono Grosseto (74ª), Viterbo (75ª), Rieti (73ª) e Massa Carrara (72ª).

Perdono terreno Agrigento, Sud Sardegna, Palermo, Brindisi, Trapani; conquistano diversi gradini Vibo Valentia, Enna, Catanzaro, Salerno, Potenza e Isernia. Tra le ultime cinque classificate arrivano anche Siracusa (104ª, perde 14 posizioni) e Napoli (105ª, perde 7 posizioni).

Restano sostanzialmente immobili, invece, le altre grandi aree metropolitane se si escludono Bologna, Milano e Firenze: Roma è 35ª (-4 gradini), preceduta da Venezia (-12) e seguita da Torino (36ª) e Genova (47ª, in calo di 20 posizioni).

La 34esima edizione dell'indagine

L'indagine di quest’anno fotografa un Paese sempre più diviso, dal Pil pro capite ai livelli di istruzione. La pandemia, le emergenze climatiche (ondate di calore, siccità, alluvioni), il contesto internazionale aggravato dalle guerre, lo choc energetico e l'inflazione hanno rimescolato le carte e la distanza tra i territori più vivibili e quelli meno vivibili è aumentata. I 90 indicatori statistici alla base dell'indagine, di cui 46 aggiornati al 2022 e 36 al 2023, presentano una serie di novità inserite per riuscire a stare al passo con i cambiamenti sociali in corso: l'indice dei progetti finanziati dal Pnrr, l'indice della solitudine, le farmacie, le famiglie con Isee sotto i 7mila euro, il gender pay gap, consumo di farmaci contro l'obesità, lavoratori domestici e l'aumento delle temperature. Dieci gli indici sintetici inclusi nell'indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, ICity Rank sulle città digitali, composto da Amministrazioni digitali e Città aperte).

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