Domenica 22 Dicembre 2024
LUCA RAVAGLIA
Economia

Quali bonus ci sono ancora e quali restano nel 2024

Dalle ‘case green’ all’acquisto i mobili, dagli incentivi per l’acquisto di una nuova tv all’assegno unico: ecco una guida alle agevolazioni

Roma, 31 ottobre 2023 – Moduli da compilare, dichiarazioni Isee da sottoscrivere, credenziali digitali da autenticare, ‘clic day’ da non lasciarsi sfuggire, nuovi provvedimenti da spulciare. Gli italiani cercano armi di difesa contro la morsa sempre più stringente di inflazione e carovita nelle pieghe dei bonus fiscali riconosciuti – e modificati anno dopo anno - dallo Stato. Mentre a Roma si lavora sulle rifiniture alla nuova Legge di Bilancio, ecco una carrellata sull’attuale quadro di agevolazioni riconosciute.

Bonus 2023: quali sono le detrazioni
Bonus 2023: quali sono le detrazioni

Bonus casa

Nelle spese relative alle abitazioni, in particolare nell’ambito delle ristrutturazioni, si concentra lo zoccolo duro delle detrazioni riconosciute. Si parte dal ’Superbonus’ che nel 2023 è entrato nella sua fase ‘discendente’: dal riconoscimento iniziale della detrazione del 110% si è scesi al 90%. Sono stati bloccati sia lo sconto in fattura che la cessione del credito (ad eccezione dei lavori già avviati) e per di più nei prossimi mesi sono attese ulteriori modifiche che dovrebbero trasformare la maxi agevolazione in un sostegno rivolto soltanto a chi percepisce redditi bassi.

Un capitolo a parte lo meritano le case ‘green’: chi acquista entro la fine del 2023 abitazioni di classe energetica A o B ha diritto a una detrazione del 50% dell’iva. Se ad acquistare un immobile (di qualsiasi classe) è invece un giovane under 36 con Isee inferiore a 40.000 euro fino al 31 dicembre sono previste ulteriori speciali agevolazioni.

Acquisto di mobili

Lo Stato riconosce un aiuto economico anche a chi acquista mobili ed elettrodomestici di classe A: il tetto massimo è però sceso a 8.000 euro dai 10.000 dello scorso anno (nel 2021 erano 16.000) e nel 2024 calerà ulteriormente a 5.000 euro.

Attenzione alle barriere architettoniche

Rendere gli edifici più accessibili resta una priorità. Fino al 2025 è infatti confermata la detrazione del 75% delle spese legate all’eliminazione di ostacoli (come l’abbattimento di scale o scalini) o l’installazione di impianti di automazione (come gli ascensori).

Rispetto della natura

Chi decide di acquistare sistemi di filtraggio dell’acqua, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica può beneficiare di un credito di imposta pari al 50% della spessa sostenuta fino a 500 euro: è il ‘bonus acqua potabile’, al quale si aggiunge anche il ‘bonus verde’, prorogato fino al 31 dicembre 2024 e che prevede una detrazione del 36% delle spese relative all’allestimento o alla manutenzione di aree verdi negli edifici.

Tra le mura domestiche

E’ annunciato per l’inizio 2024 il ritorno del bonus rottamazione relativo alle tv che verrà definito entro la fine dell’anno e che dovrebbe beneficiare di una copertura di 90 milioni di euro. Per chi pensa già alla prossima estate, c’è il bonus condizionatori, mentre in previsione dell’inverno per chi ha intenzione di rendere più efficiente e meno inquinante il proprio impianto di riscaldamento, ecco il bonus caldaia, che consente una detrazione fiscale che parte dal 50% in relazione all’acquisto di nuovi modelli in grado di contenere consumi ed emissioni.

Case più sicure

Resterà in vigore (almeno) fino al 2024 anche il Sismabonus, legato alla sismicità delle zone nelle quali si interviene e al tipo di edificio interessato dal lavoro di recupero. Il riferimento è al miglioramento delle classi di rischio. Volendo citare il caso delle abitazioni unifamiliari, il tetto massimo è di 96.000 euro per ogni unità immobiliare, con percentuali che possono arrivare fino all’85% della spesa sostenuta.

Ecobonus

Quella che è una delle agevolazioni più apprezzate dagli italiani è stata confermata fino al 2024: chi decide di dedicarsi all’efficientamento energetico della propria abitazioni può beneficiare di detrazioni che partono dal 50% delle spese che non rientrano nel Superbonus.

Aiuti alle famiglie

Riguardo alle spese di tutti i giorni invece, il principale sostegno a mamme e papà ormai da due anni arriva dall’assegno unico, che ha inglobato la quasi totalità delle precedenti agevolazioni ed è rivolto alle famiglie che hanno almeno un figlio a carico, fino al compimento del suo ventunesimo anno (non ci sono limiti di età invece in relazione ai figli disabili). L’importo riconosciuto è stabilito in base a parametri Isee e al numero di figli.

Bonus psicologo

Nel 2024 potrebbe tornare anche il ‘bonus psicologo’, un aiuto da parte dello Stato fino a un massimo di 1.500 euro (e per una cifra non superiore a 50 euro a seduta) che viene riconosciuta a copertura dei costi delle sedute presso professionisti abilitati. Anche in questo caso a fare da riferimento è l’Isee.

Rottamazione delle auto

Riguardo agli incentivi per ammodernare il parco dei mezzi in circolazione invece, le somme stanziate in relazione ai motori a combustione interna anche nel 2023 ha riscosso tantissima attenzione, mentre non ha sortito lo stesso effetto sui modelli e elettrici e ibridi, che nel nostro Paese continuano a rappresentare una fetta decisamente ridotta. I nuovi incentivi dovrebbero tenere in considerazione questo contesto, partendo dalla priorità individuata dal Governo di togliere dalla circolazione i veicoli con classe di emissione fino all’euro 4, a prescindere da quale tipo di motorizzazione verrà scelta per la nuova auto.