Roma, 11 aprile 2024 – Sono sempre più ricercate le professioni sanitarie. A dirlo è uno studio di Yahoo Finance, secondo cui, nell’anno passato, solamente negli Stati Uniti, sono state 650 mila le persone che hanno trovato lavoro in quest’ambito lavorativo. E, già i dati raccolti dalla ricerca nel mese di gennaio, sembrerebbero confermare le previsioni: in questo primo mese del 2024, sempre negli Stati Uniti, sono stati creati 70 mila posti di lavoro. Le figure ricercate e assunte sono medici, infermieri, ricercatori e scienziati.
Si stima, inoltre, che la tendenza positiva, riportata dalla ricerca, trovi riscontro anche in Europa (soprattutto nella metà occidentale, in cui è presente anche l’Italia) e, quindi, sembrerebbero confermate anche gli studi effettuati dalla Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica. Questi, infatti, avevano previsto, nei prossimi anni, un aumento notevole di opportunità per tutti i lavoratori, o aspiranti tali, del settore sanitario. Ma non solo: a dar seguito a queste proiezioni, è anche Linkedin. Per il social network dedicato al mercato del lavoro, infatti, il futuro sarà più che roseo in tutto il mondo: entro il 2030, sono previste 40 milioni di opportunità lavorative per medici, infermieri, ricercatori e scienziati.
In riferimento all’Italia, attualmente, sono impiegate 1,5 milioni di persone nella sanità pubblica e in quella privata. E, inoltre, stando ai dati di Mark Wide Research, entro i prossimi 2 anni, il mercato del reclutamento medico supererà i 5 miliardi di fatturato, facendo così registrare una crescita media annuale composta del 7%.
Ulteriori notizie confortanti per l’Italia, arrivano dal placarsi del fenomeno della ‘fuga dei cervelli’. Già durante il periodo pandemico, era emerso come questo fosse in frenata. E, ad oggi, i dati sembrano confermare la tendenza di molti professionisti nel settore sanitario fuggiti oltreoceano a ritornare in patria. Diversi sono i ricercatori e gli scienziati, che stanno rientrando in Italia, dopo esser cresciuti professionalmente negli Stati Uniti e in Canada. A confermare la portata del fenomeno, tutt’ora molto forte, sono stati il Seattle Times e Nature.