Lunedì 10 Febbraio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Prezzo del gas ai massimi da 2 anni, scorte dimezzate e paura bollette alle stelle

Il metano non era così costoso dal febbraio 2023. Nei giorni scorsi il ministro Gilberto Pichetto Fratin aveva lanciato l’allarme: “Se i prezzi continueranno a salire sarà necessario un intervento del governo”

Milano, 10 febbraio 2025 – Il prezzo del gas mai così alto da due anni a questa parte, le scorte che si dimezzano e la paura di bollette sempre più salate.

Il prezzo del gas continua a salire, e i Paesi europei sono costretti ad attingere alle scorte, ormai dimezzate. Sul continente, torna la paura di una crisi energetica. Mettiamo i fatti in fila.

La quotazione del metano alla Borsa di Amsterdam Ttf è aumentata del 4,6%, arrivando a 58,3 euro. È il valore più alto dal febbraio del 2023. Il prezzo aumenta in Europa perché cresce la domanda, e questa crescita della domanda è dovuta a tre fattori. Primo, fa freddo e si brucia di più per scaldarsi. Secondo, c'è meno vento del solito, quindi la produzione elettrica dall'eolico cala, e bisogna sostituirla con quella dal gas. Terzo, dall'inizio dell'anno sono finite le forniture di gas russo attraverso i gasdotti ucraini.

Il gas chiude su nuovi massimi da ottobre 2023 e sfiora 56 euro
Il gas ha raggiunto la quotazione massima da 2 anni a questa parte

Secondo le previsioni mensili di Icis (Independent Commodity Intelligence Services), a febbraio il consumo di gas in Europa dovrebbe aumentare del 17% rispetto a un anno fa. Ma non è finita qui. L'imminente stagione di manutenzione estiva della Norvegia potrebbe limitare ancora le forniture.

I dazi annunciati da Trump potrebbero provocare ritorsioni europee sulle importazioni del gas naturale liquefatto Usa. Tutto questo ridurrebbe ulteriormente la quantità di metano sul mercato europeo, facendo salire ancora il prezzo.

Tanto è vero che alcuni Paesi dell'Europa centrale continuano a chiedere il ritorno del transito del gas russo attraverso l'Ucraina. In questo scenario di metano scarso e costoso, i Paesi europei sono costretti ad attingere maggiormente alle scorte, cioè al metano immagazzinato d'estate in giacimenti esausti, per far fronte ai consumi invernali.

Gli stoccaggi di gas europei l'8 febbraio erano scesi sotto il 50% (49,02%), a 562 terawattora, rende noto la piattaforma Gie-Agsi. Tanto per fare un paragone, un anno fa, il 21 febbraio del 2024, le scorte Ue erano al 64,7%, a 737 terawattora.

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In Italia stiamo un po’ meglio della media europea, siamo ancora al 59,85%. Ma la Germania, potenza manifatturiera rimasta senza il gas di Putin, è al 49,22%. Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, il 4 febbraio ha anticipato l'apertura delle aste per lo stoccaggio estivo, che di solito partono ad aprile. Visto che, secondo le previsioni, il metano costerà di più questa estate di adesso, si vogliono riempire le scorte ora che il prezzo è più basso.

Elementi che non possono far piacere agli italiani, sia le utenze domestiche che le imprese, che negli ultimi mesi hanno visto salire le bollette. Tanto che nei giorni scorsi il ministro dell’Ambiante e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin aveva detto che: “Se il mercato del gas tenesse questi prezzi, non scendesse, dovremo in qualche modo trovare un intervento sul prezzo complessivo, che riguarda tutti, imprese e utenze domestiche".