Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Prestiti sicuri fra privati anche online: come fare. Attenzione alle truffe

Si può ottenere un prestito da un parente o un amico oppure tramite piattaforme online, sempre più diffuse. Ecco come regolarsi affinché tutto si svolga in modo corretto e sicuro

Può accadere che un amico o un parente viva un momento di difficoltà e, se hai le possibilità, vuoi aiutarlo. Oppure può verificarsi il caso contrario. Ma come funzionano i prestiti tra privati? Un privato può tranquillamente prestare a un altro privato qualsiasi cifra sia a sua disposizione. Ovviamente, però, restano valide le regole in vigore sulla tracciabilità dei movimenti bancari e contro l’usura. Ci sono poi delle modalità entro cui va inquadrato l’accordo.

Prestiti sicuri tra privati
Prestiti sicuri tra privati

Come si fanno i prestiti tra privati

I prestiti tra privati sono regolamentati dal semplice accordo tra le parti. Esistono tre forme principali: • prestito tra privati stipulato con scrittura privata; • prestito tra privati epistolare; • prestito tra privati garantito da cambiali.

Prestiti con scrittura privata

Per i prestiti tra privati con scrittura privata, un documento scritto formalizza l’accordo tra le parti a tutti gli effetti. Vengono, cioè, messe nero su bianco le condizioni che regolamentano il prestito. Scegliere la formula scritta consente di tutelarsi anche nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, che potrebbe avanzare dubbi relativamente alla provenienza dei finanziamenti. Nella scrittura privata dei prestiti tra privati, vanno indicati elementi come la somma prestata e i modi relativi al suo rimborso. Ma occorre anche dichiarare se il prestito sia infruttifero (in questo caso, il creditore non chiede interessi) o fruttifero (con i dovuti interessi).

Prestito epistolare

Per i prestiti tra privati si può ricorrere anche al prestito epistolare. Con questa formula è previsto che una delle due parti stipuli il contratto che disciplina il prestito, lo spedisca all’altra e quest’ultima, una volta ricevuta la documentazione, la rispedisca dopo averla debitamente firmata.

Prestito con cambiali

Il finanziamento garantito da cambiali, sempre nell’ambito dei prestiti tra privati, si basa sull’omonimo titolo di credito. Costa circa il 12 per mille dell’importo della cambiale e consente al creditore l’esecuzione forzata del titolo, nel caso in cui il debitore non rimborsi ciò che gli spetta.

Prestiti tra privati online, il social lending

Probabilmente negli ultimi tempi avrai sentito parlare sempre più spesso di social lending, che tradotto suona come prestito sociale. I prestiti tra privati online sono quei prestiti che si sviluppano intorno a una community virtuale di privati che prestano soldi ad altri privati attraverso piattaforme che si muovono sotto la vigilanza della Banca d’Italia. Il social lending è nato in Gran Bretagna nel 2005. È uno strumento che sta riscuotendo successo anche nel nostro Paese dal momento che le banche stanno concedendo sempre meno finanziamenti alle famiglie, per non parlare di categorie come quelle dei lavoratori atipici. Nell’ambito del social lending per il prestito tra privati, all’interno di una community digitale si incontrano prestatori di denaro e richiedenti un prestito. I primi, alla ricerca di rendimenti interessanti, mettono a disposizione il loro capitale; i secondi, invece, possono richiederlo a prestito, corrispondendo poi rate mensili per appianare il debito, come avviene in un normale finanziamento. I prestiti tra privati richiesti e ottenuti online, in generale, vanno incontro a chi ha necessità di liquidità veloce. Ma sono regolari? Sappi che non si configura alcuna violazione di legge nel richiedere un finanziamento online o, dall’altra parte, a concederlo. L’importante è affidarsi a piattaforme che operano con trasparenza, correttezza e in modo sicuro e garantito. Quello che accade nei prestiti tra privati del social lending è una particolare forma di crowdfunding, finanziamento collettivo, in cui un gruppo di persone adopera il proprio denaro in comune per sostenere progetti particolari, il più delle volte tramite piattaforme digitali.

Quali sono e come funzionano le piattaforme per i prestiti tra privati

I gestori delle piattaforme che operano in modo trasparente, corretto e sicuro per i prestiti tra privati sono istituti di pagamento o intermediari finanziari che non fanno mediazione creditizia. In base alle definizioni presenti sul Testo unico bancario (TUB) è considerato mediatore creditizio chi mette in relazione banche o intermediari con i clienti per la concessione di finanziamenti. Nel caso delle società di social lending per i prestiti tra privati non c’è “mediazione creditizia” perché esse mettono in relazione privati con altri privati per la concessione di un prestito. Esistono piattaforme specializzate dove è possibile ottenere finanziamenti in modo rapido e senza correre rischi. Se vuoi saperne di più, a seguire trovi cinque piattaforme di prestiti tra privati online censite dall’Osservatorio Crowdinvesting della School of Management del Politecnico di Milano, che studia e monitora l'equity crowdfunding e il social lending in Italia: • Blender; • MotusQuo; • Prestiamoci; • Smartika; • Soisy.

Prestiti tra privati: come smascherare una truffa online

Se si sta pensando di ricorrere a prestiti tra privati, è dunque importante sapere come muoversi per evitare possibili truffe. Purtroppo sono attive sul mercato anche delle società non meglio identificate o singoli privati che, attraverso altre piattaforme social, promettono prestiti facili e veloci, ma che però non arrivano mai a destinazione. Ci si potrebbe ritrovare invischiati anche in attività di phishing, attraverso cui, se sei il malcapitato, ti vengono rubati alcuni importanti dati sensibili (ad esempio, dati personali, fiscali o password). Ecco quali possono essere i principali campanelli d’allarme, indizi che probabilmente, se stai cercando prestiti tra privati, sei di fronte a una possibile truffa: • annunci con errori di grammatica e sintassi. Spesso i truffatori sono persone straniere, che utilizzano traduttori automatici per scrivere gli annunci o le e-mail; • email e numeri di telefono “strani” o indirizzi fisici che rimandano all’estero; • soldi chiesti in anticipo. Fai attenzione se, prima di ottenere la somma di cui hai bisogno, ti viene richiesto di sborsare preliminarmente del denaro sugli interessi dovuti o delle spese da pagare subito prima dell’erogazione del prestito. Una volta intascati i soldi il prestatore potrebbe rendersi irreperibile e irraggiungibile; • la promessa di dare il finanziamento richiesto senza garanzie o busta paga, che invece sono fondamentali; • tassi di interesse troppo alti. La legge antiusura fissa delle soglie che non possono essere superate per ogni opzione di finanziamento alle quali è possibile accedere. Davanti a un giudice, un prestito tra privati potrebbe essere considerato usurario anche nel caso in cui il tasso d’interesse risulti eccessivo in proporzione alle caratteristiche del finanziamento e alle garanzie fornite dal cliente; • l’identità poco chiara dell’intermediario. Fai una semplice verifica: vai sull’albo gestito da OAM (organismo di controllo degli agenti e dei mediatori) e verifica se hai a che fare con un operatore autorizzato. In caso contrario, è meglio lasciare perdere da subito.

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