Venerdì 20 Dicembre 2024
LORENZO PEDRINI
Economia

I soldi? Te li presta Facebook: Meta, le banche e il FinTech. Ecco cosa sta succedendo

Il gruppo di Mark Zuckerberg sta rivolgendo la sua attenzione al sistema dei crediti digitali

Se c'è un settore del FinTech in poderosa espansione, possiamo pensare che quella ormai non più tanto giovane volpe di Mark Zuckerberg se lo lasci scappare? Certo che no, quindi stupirà solo i meno attenti sapere che Facebook, o meglio Meta, si è da qualche tempo gettata a capofitto in quella miniera d'oro che sono i servizi di credito digitali.

Facebook
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Campo nel quale, da qualche anno, fioriscono in tutto il mondo aziende (compreso qualche unicorno nostrano) capaci di sfidare un monopolio delle grandi banche che scricchiola ogni giorno di più.

Agire come una banca

Certo, il segreto del successo in questa nicchia è agire come una banca senza esserlo davvero, per massimizzare i vantaggi normativi e minimizzare le pastoie burocratiche. Soprattutto se, come nel caso di 'Zuck', la palestra in cui allenarsi nello 'shadow banking' è un mercato sconfinato come quello indiano, lontano dall'occhio vigile della Fed e della Bce.

Meno vincoli e garanzie

Mentre l'universo bancario tradizionale si dibatte, soprattutto in Occidente, fra le conseguenze dell'innalzamento dei tassi di interesse e dei vincoli patrimoniali richiesti dalle banche centrali e la zavorra dei crediti deteriorati, infatti, da un anno a questa parte in quel di Menlo Park si sono lanciati alla conquista dell'India. Tramite un vasto programma di finanziamenti alle pmi del Subcontinente vincolato all'acquisto di spazi pubblicitari sulle piattaforme Meta da parte di queste ultime e gestito attraverso la rete di distribuzione del partner indiano Indifi.

Il caso India

L'ammontare dei prestiti, per ora, è abbastanza contenuto e oscilla tra 500mila e 5 milioni di rupie (che equivalgono a circa 67mila dollari), a fronte di un tasso d’interesse medio che varia tra il 17% e il 20% e, come parte della strategia aggressiva prescelta, della richiesta di nessuna garanzia.

I pagamenti via Whatsapp

Ma questa avventura, a ben guardare, non è la prima incursione di Meta nei pagamenti digitali, visto che già tre anni fa, proprio in India, Facebook era entrata in questa arena attraverso WhatsApp. Varando in loco quel sistema di pagamento denominato Meta Pay che sta ora spopolando negli Stati. Soprattutto per la facilità di utilizzo data dalla possibilità di collegare carte di debito, di credito o PayPal direttamente alla più usata app di messaggistica del globo, per inviare e ricevere denaro fra un utente e l'altro.