Roma, 25 gennaio 2025 – Il barometro Crif ha evidenziato un andamento altalenante della domanda di prestiti nel corso del 2024. Secondo Eurisc, il sistema di informazioni creditizie gestito dalla stessa Crif, la domanda complessiva di finanziamenti, che comprende sia l'aggregato personale che quello finalizzato, è stata mediamente cauta ed è calata solo dell'1,6% rispetto al precedente 2023. Nello specifico è stato registrato un decollo nei finanziamenti personali (+11,3%) e un brusco calo dei finanziamenti finalizzati (-11,5%), per una tendenza divergente che mostra chiaramente come le le famiglie italiane scelgano sempre di più le rateazioni e il 'Buy Now Pay Later' come modalità di pagamento prioritarie. Esse consistono inoltre in una valida alternativa ai prestiti Small Ticket, riguardanti cifre sotto i 5mila euro. Nel secondo trimestre del 2024, messo a confronto con il primo trimestre del 2022, si nota come i finanziamenti Small Ticket abbiano registrato un aumento del 12% soltanto negli importi erogati, nettamente inferiore rispetto all'incremento del 133% dei contratti 'Buy Now Pay Later'. Crif ha inoltre sottolineato come la domanda di prestiti si sia mantenuta stabile negli ultimi anni dopo il picco del +200% raggiunto nel 2021.
Gli identikit delle domande di prestito
L'analisi di Crif ha riportato nel 2024 una crescita del 9,3% dell'importo medio dei finanziamenti richiesti, per un valore totale di 9.214 euro, rispetto al 2023. Lo studio ha inoltre evidenziato un sostanzioso incremento nei prestiti finalizzati per un valore totale di 6.630 euro (si parla del 13,1% in più a paragone con il 2023) e un cauto aumento nei prestiti personali per un valore totale di 11.884 euro (+1,1% rispetto all'anno passato). Per quanto concerne, invece, la distribuzione dei prestiti per fascia di importo, i dati dimostrano come quasi un italiano su due abbia richiesto importi inferiori ai 5mila euro (49,4% del totale), seguiti nella graduatoria da quelli compresi nella fascia 10mila-20 mila euro (19,4%) e da quelli inclusi tra i 5mila e i 10mila euro (18%). La domanda in questione viene dilazionata su lasso di tempo superiore ai 5 anni per il 29,7% degli italiani, affinché possa pesare il meno possibile sul bilancio familiare. Un modo di ragionare sempre più prudente tra i vari nuclei familiari italiani che si rispecchia anche sull'andamento delle due forme tecniche di finanziamento: il 73,9% delle richieste di prestiti finalizzati, ad esempio, ha una durata inferiore ai 3 anni, mentre il 46,9% dei prestiti personali è inserito nella fascia di durata superiore ai cinque anni. In conclusione, Crif ha reso noto come nel 2024 la fascia di età compresa tra i 25 e i 54 anni sia stata quella a richiedere il maggior numero di prestiti (62,9% del totale).
"Adeguarsi alle nuove esigenze dei clienti"
"Anche nel 2025 - dichiara Simone Capecchi, Executive Director di Crif -, le politiche di offerta delle banche rimarranno attente alla qualità del credito, recependo la nuova direttiva che vede maggiori obblighi sulla valutazione del merito creditizio e un rafforzamento dei requisiti informativi. Inoltre, il contesto di mercato sarà sempre più competitivo: piccoli player altamente tecnologici, consumatori attenti a una user experience agile e a scelte di pagamento dilazionate nel tempo o nella modalità Buy Now Pay Later. Per tale motivo, il settore finanziario dovrà mantenere alta l’attenzione verso gli investimenti tecnologici e adeguare il modello di servizio alle nuove esigenze dei clienti. Infine, anche la componente green del credito offrirà delle buone opportunità di sviluppo per il credito alle famiglie”.