Venerdì 10 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Oltre cinque milioni di italiani in povertà assoluta, dati Istat

Più di un milione di bambini vive in famiglie in condizioni di indigenza. Maggiori difficoltà al Sud e tra gli immigrati. Gli operai occupati prendono meno dei pensionati. Salvini: riportare al centro gli italiani

Mensa dei poveri della Comunità di Sant'Egidio (Ansa)

Roma, 26 giugno 2018 - Le persone che vivono in povertà assoluta in Italia superano i 5 milioni. Quello registrato è il valore più alto dall’Istat dall’inizio delle serie storiche dell’Istat, sondaggio avviato nel 2005. Le famiglie in povertà assoluta sono stimate in 1.778.000, per un totale di 5.058.000 individui (dati 2017) tra i quali un milione e duecentomila bambini italiani, con un peggioramento della condizione di vita calcolato in due punti percentuali nel giro di un anno. Il tema delle ristrettezze economiche colpisce soprattutto il Sud, dove oltre una famiglia su dieci è sotto la soglia. In questa statistica, gli immigrati hanno un peso notevole in rapporto al resto della popolazione: secondo i dati dell’Istituto di statistica quasi il 32% dei 5.058.000 poveri assoluti è straniero, anche se gli immigrati residenti sono solo l’8,3% del totale degli abitanti nella Penisola.

L’incidenza della povertà è più altra tra gli operai che lavorano rispetto alla media dei pensionati. Negli occupati complessivamente scende dal 6,2% al 6,1% ma quella tra gli operai resta su livelli elevati (11,8% dal 12,6% del 2016) e nettamente superiore rispetto a quella dei pensionati (che comunque scende dal 3,7% al 4,2%). Peggiora anche tra le persone in cerca di occupazione. Oltre una persona su quattro (26,7% rispetto al 23,4% del 2016). 

La punta dell’iceberg della situazione di disagio in Italia sono i 2,7 milioni di individui che l’anno scorso sono stati costretti a mendicare un piatto per mangiare ma che non vogliono apparire, per pudore. Coldiretti commenta così i dati Istat: “Si tratta di persone che hanno beneficiato degli aiuti alimentari attraverso l’accesso alle mense dei poveri o molto più frequentemente con pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che per vergogna prediligono questa forma di aiuto piuttosto al consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli”.

Le famiglie giovani, ovvero con la persona di riferimento nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 34 anni, sono le più colpite in proporzione: nel 2017, infatti, la percentuale si attesta sul 9,6, a fronte di un 4,6% dell’incidenza nei nuclei familiari con capofamiglia sopra i 64 anni. “I dati usciti confermano la giustezza dell’obiettivo che ci siamo dati con tutto il governo, ovvero mettere al centro gli italiani e dare priorità assoluta alle loro necessità”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini

“L’Italia vive uno dei momenti più difficili della sua storia, è ormai a un passo dal punto di non ritorno. Quasi il 7% dei nuclei familiari vive in povertà assoluta, un triste primato storico che è anche un trend preoccupante”. Questo il commento del presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Gigi De Palo. “Per questo, chiediamo al nuovo Governo, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro dell’Economia Giovanni Tria e a quello della Famiglia Lorenzo Fontana, di intervenire per questa che è l’unica vera priorità del Paese. Non serve il reddito di cittadinanza, ma una fiscalità a misura di famiglia”, conclude De Palo.