Mercoledì 24 Luglio 2024

Poste, aumento di 230 euro con la firma del nuovo contratto. Dai ticket al Fondo previdenza: ecco tutti i dettagli

L’ad Matteo Del Fante illustra gli obiettivi: “Migliorare i livelli retributivi dei nostri 120.000 dipendenti, sostenendone il potere d’acquisto, e contribuire al percorso di crescita dell’azienda”. Il plauso dei sindacati

Poste: aumento di 230 euro dopo il rinnovo del contratto

Poste: aumento di 230 euro dopo il rinnovo del contratto

Roma, 23 luglio 2024 – Per 120mila lavoratori di Poste italiane arriva un aumento superiore all’inflazione. Oggi è stato firmato il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che porterà un incremento retributivo di 230 euro lordi medi per il personale non dirigente.

L’intesa raggiunta è valida fino al 31 dicembre 2027. Il contratto è esteso anche ad altre società del Gruppo, tra le quali SDA Express Courier e Poste Logistics, che in precedenza applicavano discipline contrattuali diverse.

Cosa prevede l’accordo (e i mille euro una tantum)

L’ipotesi di accordo prevede un incremento retributivo di 230 euro lordi medi che saranno ripartiti lungo l’intero periodo di validità del contratto, con un aumento dei minimi tabellari pari a 192 euro lordi medi.

I dipendenti di Poste Italiane riceveranno inoltre un importo una tantum di 1.000 euro lordi medi a settembre prossimo, a titolo di competenze contrattuali arretrate 2024 e di anticipazione sui futuri miglioramenti economici.

Buoni pasto e Fondo di previdenza

Nei termini dell’intesa, inoltre, è compreso un aumento di 1,26 euro del buono pasto giornaliero e un aumento di 5 euro del contributo a carico dell’azienda per il pacchetto base del piano di assistenza sanitaria integrativa, per il quale sono anche state ampliate notevolmente le prestazioni.

Infine, il contributo aziendale per Fondoposte, il Fondo di previdenza complementare per i dipendenti, sarà aumentato dal 2,3% al 2,5% della retribuzione.

Le parole dell’ad Matteo Del Fante

“La firma dell’accordo – ha commentato l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante - è frutto di un percorso nel quale ciascuno ha saputo fare la propria parte con un grande senso di responsabilità per raggiungere un obiettivo comune, cioè migliorare i livelli retributivi dei nostri 120.000 dipendenti, sostenendone il potere d’acquisto, e contribuire al percorso di crescita dell’azienda per consolidarne la leadership nel panorama aziendale italiano. Questo accordo contrattuale è quindi la migliore premessa per raccogliere la sfida posta dal nuovo Piano Industriale “The Platform Company””.

Le parole dei sindacati

L’intesa pare avere convinto anche le sigle sindacali, in modo bipartisan. Importante riconoscimento economico per Raffaele Roscigno, Segretario Generale del Slp Cisl . “La firma – ha sottolineato il dirigente sindacale – arriva dopo un serrato confronto durato cinque mesi in conseguenza della significativa distanza iniziale tra le parti sugli aumenti salariali”. Ed è un passo importante per l’Ugl che parla di un accordo “frutto di un processo di negoziazione, caratterizzato da un dialogo costruttivo tra le parti diretto a ottenere un contratto che rispondesse alle esigenze dei lavoratori”.