Martedì 12 Novembre 2024
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Il Portogallo ora punta sui giovani: niente tasse per gli under 35

La nuova Legge di Bilancio 2025 punta ad attirare giovani professionisti e frenare la fuga di cervelli all’estero. Come funziona e cosa prevede in dettaglio

Cervelli in fuga, foto generica (iStock)

Cervelli in fuga, foto generica (iStock)

Roma, 9 novembre 2024 – Da sempre i regimi fiscali agevolati sono una forte attrazione per le persone che vorrebbero pagare meno tasse, e non hanno grandi problemi a trasferirsi dal proprio Paese di origine. Come accaduto fino agli scorsi anni per i pensionati che decidevano di sfruttare le agevolazioni previste, è ora la volta dei giovani di usufruire di queste iniziative fiscali. 

Fisco, regime speciale per under 25

La nuova Legge di Bilancio 2025 del Portogallo, prevede un regime fiscale molto allettante per gli under 35 che decidessero di andare a vivere nel Paese lusitano. Infatti, chi trasferisse la propria residenza, usufruirebbe di un periodo tax free, a patto che il reddito annuo lordo non superi i 28mila euro. L’obiettivo è quello di attirare nuovi talenti, rinunciando a un po’ di tasse all’inizio, per avere poi dei professionisti in grado di generare redditi e creare imprese o attività sul suolo portoghese. Nel dettaglio, il nuovo regime prevede l’esenzione totale delle tasse per il primo anno, un’esenzione del 75% dal secondo al quarto anno. Poi dal quinto al settimo anno l’esenzione calerebbe al 50%, per ridursi ancora sino al 25% dall’ottavo al decimo anno.

Dopo i pensionati, il Portogallo attira giovani talenti

Tale misura dal 2009 al 2023 era stata pensata e realizzata per i pensionati, ma ora il governo portoghese ha deciso di puntare sui giovani, provando ad attirare in particolare i nomadi digitali e i freelance, professionisti che lavorando da remoto si sposterebbero fuori dal proprio Paese, in cambio di agevolazioni sui regimi fiscali. Per ottenere questa favorevole tassazione, oltre ad avere un’età massima di 35 anni, i nuovi residenti dovranno percepire, come detto, non oltre 28mila euro lordi annui, e mantenere la presenza fisica sul territorio portoghese per non meno di 183 giorni l’anno. L’accordo bilaterale stipulato fra Italia e Portogallo fa sì che non si debbano pagare due volte le tasse, ma solo nel Paese scelto come propria residenza fiscale.

Obiettivo: trattenere i cervelli in fuga

Ovviamente la nuova misura non varrà solo per i nuovi residenti ma anche per chi decide di restare in Portogallo e rientra nei parametri indicati. Infatti sono sempre di più i giovani portoghesi che lasciano il Paese in cerca di stipendi migliori, e l’obiettivo del governo è quello di evitare questa deriva e di dare ai propri giovani in futuro in patria, permettendo loro di offrire i talenti e le competenze al proprio Paese e ai suoi progetti futuri. La manovra, la cui approvazione definitiva è prevista per il 29 novembre, ha un costo stimato di 650 milioni di euro, e interesserà non meno di 350mila persone. Allo stato attuale, lo stipendio medio mensile dei cittadini portoghesi, pari a 1.600 euro, è fra i più bassi d’Europa, con lo stipendio minimo previsto dai contratti collettivi nazionali, pari a 870 euro.