Roma, 22 settembre 2023 – Miglior pizzaiolo 2023: è questo il titolo vinto da Michele Pascarella, il giovane pizzaiolo casertano che da 10 anni vive e lavora a Londra e che pochi giorni fa si è aggiudicato questo importante riconoscimento dall’autorevole Top Pizza World. Originario di Maddaloni, nel Casertano, 31 anni, il suo locale "Napoli on the Road” nel quartiere dell'area Sud-Ovest di Londra è tra i più apprezzati del momento nella capitale inglese. Di recente è stato inaugurato un secondo locale a nella città di Richmond. Tra le pizze più particolari che vengono servite, sicuramente quella con la tartare di manzo e l’insalata. Come Pascarella sono molti gli italiani che sono riuscirti a reinventarsi e portare la cultura e il fascino italiano all’estero. Dal mondo dei drink, alla scienza, l’Italia ha un Dna votato all’imprenditorialità.
Mondo dei drink
Anche nell’arte della mixology, l’Italia vanta due eccellenze che lavorano da anni all’estero, Lorenzo Antinori e Giorgio Bargiani. Entrambi si sono guadagnati un posto d’onore nella classifica World’s Best Bars and Bartenders 2022, una lista che ogni anno premia i migliori locali e i bartender di tutto il mondo. Antinori è romano, classe 1987 ma vive a Hong Kong da molti anni. Qui ha fondato due locali, Argo e di recente Il Bar Leone. Prima di approdare nella città cinese, però, ha lavorato in Australia, Messico e nel leggendario Savoy di Londra e poi al Dandelyan. Ma la carriera è iniziata proprio nella sua città, Roma, all'Hotel de Russie.
Giorgio Bargiani è gestore e bartender del The Connaught Bar, a Londra. Originario di Pisa, durante e dopo l’università ha intrapreso il suo percorso in bar e locali della Toscana ed è poi passato all’hotellerie di lusso, lavorando anche per lo Splendido di Portofino. Da qui è volato al mitico Connaught Bar di Londra in Mayfair, dove oggi lo gestisce insieme a un altro bartender italiano, Agostino Perrone, arrivato come assistente nel 2014.
Alta moda e managing
Tra i top manager italiani in orbita Lvmh, c’è Pietro Beccari, che dallo scorso gennaio è diventato il primo italiano a guidare Louis Vuitton nei panni di presidente e amministratore delegato. Beccari è parmense classe 1967 e ha iniziato il suo percorso professionale nel settore marketing nella multinazionale Benckiser e poi nella sede a stelle e strisce di Parmalat. Poi, passa alla direzione generale di Henkel in Germania, dove ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della divisione Haircare. Nel 2012 è stato presidente e Ceo di Fendi e, nel 2018, di Christian Dior Couture. Riconoscimenti internazionali anche per Francesca Bellettini, la “donna da un miliardo di dollari” come l’ha soprannominata Le Monde già nel 2017. Oltre ad essere presidente e amministratore delegato dell’azienda Yves Saint Laurent dal 2013, da quest’anno è deputy CEO del gruppo Kering, che comprende Gucci, Balenciaga e Bottega Veneta.
Robotica
Mondo della robotica? l’Italia c’è, con Michele Guarnieri informatico e co-fondatore e CEO di HiBot Corporation, una delle più interessanti aziende nipponiche nel campo della robotica. Erano di sua produzione i robot serpentiformi che dopo il disastro alla centrale di Fukushima ne hanno ispezionato i reattori. Un percorso costellato da riconoscimenti, iniziato nel 2001, quando a soli 25 anni vince una borsa di studio al Tokyo Institute of Technology. Con la sua azienda negli ultimi anni si sta impegnando nello sviluppo di soluzioni per eseguire lavori pericolosi in cui l’essere umano non dovrebbe o non può andare. È anche inventore e co-inventore di 15 brevetti relativi a software e soluzioni robotiche e autore di oltre 20 pubblicazioni internazionali.
Scienza
Nella classifica 2023 delle donne di successo di Forbes, tra le prime centro ci sono due donne italiane che lavorano all’estero: l’astrofisica Mara Salvato, che lavora presso la Max Planck Society in Germania, e la fisica Alessandra Buonanno, che nel 2021 è stata la prima italiana a vincere la Medaglia Dirac, uno dei principali premi scientifici internazionali, per le sue ricerche sulle onde gravitazionali. Salvato, originaria di un piccolo paesino in provincia di Padova, dopo la laurea in astronomia è partita per non tornare più. Diverse esperienze lavorative in Germania e negli Stati Uniti l’hanno portata, infine, a rientrare a Monaco nel 2009, dove oggi vive e lavora. Buonanno, dal 2014 è anche co-direttrice dell'Istituto Max Planck per la fisica gravitazionale Potsdam, dove dirige il Dipartimento di Relatività Astrofisica e Cosmologica. È docente all’Università del Maryland dal 2005, e ha cattedre onorarie in diversi istituti europei.