Collari gioiello, cappottini sartoriali, maglioncini in cachemere, scarpine antipioggia e ciotoline dal design sofisticato. Si è visto questo e molto altro, oggi, nella sezione ‘Pitti pets’, novità assoluta dell’edizione numero 103 di Pitti immagine uomo, storica kermesse di riferimento per il mondo del fashion. Inaugurata oggi alla Fortezza da Basso, la manifestazione prevede, nella sala Polveriera, un’area speciale, dedicata alla fiorente economia che ruota attorno a cani e gatti. Ospiterà 15 brand dedicati ai quattro zampe, tra accessori, capi di guardaroba, cibo, cosmetica, oggetti e arredi.
Il giro d'affari della pet economy Il clamore destato dal debutto di ‘Pitti pets’ rappresenta l’ulteriore conferma - se mai ve ne fosse stato bisogno - che il settore della ‘pet economy’ non solo non conosce crisi, ma è in grado di registrare numeri da record. In Italia si stima la presenza di oltre 64,8 milioni di animali domestici, di cui quasi 30 milioni di pesci, più di 18 milioni di cani e gatti, circa 13 milioni di uccelli e oltre 3 milioni tra piccoli mammiferi e rettili. Secondo Nielsen, gli italiani spendono 949 milioni all’anno soltanto per prendersi cura dei propri animali d’affezione: oltre il 50% in più di quanto destinato ai bambini (633 milioni). Tra igiene, giochi e accessori, il giro d’affari complessivo ha superato i 75 milioni di euro.
Performance stellari del 'pet food' Se si guarda esclusivamente al mercato del cibo per animali, il business ha toccato un fatturato da 2.419 milioni di euro, con un incremento pari al +7%, nel 2022, rispetto all’anno precedente. È uno dei tanti dati emersi dal rapporto annuale Assalco-Zoomark, l’ultimo dei quali rilasciato a maggio 2022, secondo cui l'alimentazione di gatti e cani continua a essere la componente più interessante del mercato italiano del pet food. Nel periodo 2007 – 2021, complici i cambiamenti sociali e il consolidamento del concetto di ‘umanizzazione’ degli animali da compagnia, il mercato del Pet Food ha più che raddoppiato il fatturato passando da 1.163 milioni a 2.533 milioni di euro, con un tasso di crescita medio annuo delle vendite a valore del +5,7%. In termini di volumi, il mercato ha raggiunto 682.191 tonnellate (442.000 tonnellate nel 2007) con un tasso di crescita annuo del 3,1%. Il confronto tra crescita in valore e in volume indica come il mercato abbia registrato una progressione a valore superiore rispetto ai volumi, sostenuta dallo sviluppo dei prodotti di fascia alta (premium e superpremium) che veicolano elementi di innovazione e una sempre maggiore attenzione a un’alimentazione dei pet attenta al loro benessere.
I trend del mercato Il rapporto si sofferma infine sui principali trend di acquisto nel comparto del pet food italiano, che riguardano, in particolare, l’aumento di richieste di prodotti monoproteici, gluten o grain free e di prodotti con ingredienti biologici, naturali e di tipo olistico. I prodotti presenti oggi sugli scaffali dei distributori, a differenza del passato, tendono a essere specifici, oltre che per animale e razza, anche per le diverse fasi di vita dell’animale stesso. In questi ultimi quindici anni si è assistito al rafforzamento dell’offerta di prodotti monoporzione, per rispondere alle esigenze di quegli animali, come i gatti, ad esempio, che preferiscono piccoli pasti nel corso della giornata. Si osserva anche la volontà di rendere le ricette sia per il cane sia per il gatto sempre più vicine, per aspetto e odore, a prodotti destinati al consumo umano, al fine di riflettere le abitudini alimentari ‘umane’ in quelle dell’animale da compagnia. Quindici anni fa si affacciavano sul mercato i primi snack per gatti: oggi è una categoria affermata al punto da registrare circa il 40% di penetrazione. Notevole anche l’ascesa dei cosiddetti alimenti funzionali, un vasto gruppo di prodotti alimentari caratterizzati dal fatto di avere specifiche proprietà benefiche e spiccato valore nutrizionale.
Accessori, giochi e lettiere Non solo pet food: crescono in maniera esponenziale anche i prodotti per l'igiene, i giochi e gli accessori dedicati agli animali domestici, per un giro d’affari di 77,2 milioni di euro solo nel 2022, in crescita del 5,8% rispetto al periodo precedente. In questa categoria, i segmenti più dinamici sono stati i prodotti per l'igiene (tappetini assorbenti igienici, salviette, shampoo, spazzole, deodoranti, ecc.), in crescita dell’8,7%, e i giochi, con un incremento in valore del 12,5%. Le lettiere per gatto, rilevate separatamente, hanno sviluppato nello stesso canale un fatturato di quasi 80 milioni di euro, in aumento del 5% a valore rispetto al 2021.