Roma, 26 ottobre 2023 – Lo prevede l’articolo 23 della manovra 2024 (da approvare entro fine anno), secondo l’ultima bozza circolata: in caso di pignoramento l’agente di riscossione potrà accedere al saldo dei conti correnti nella disponibilità del soggetto insolvente, e imporre all’istituto bancario il pagamento della cifra a credito. Viene ribattezzato ‘pignoramento telematico’ che però, secondo l’ipotesi circolata oggi, scatterebbe solo dai mille euro in su. La novità potrebbe essere integrata nel testo definitivo della legge.
"Per esigenze di massima tutela del debitore”, si spiega, se l'importo complessivo del credito per cui si procede è inferiore complessivamente a mille euro – non scatta la procedura in base alla quale il fisco, se trova crediti del debitore nella disponibilità di uno o più operatori finanziari, notifica “telematicamente al terzo, senza indugio, l'ordine di pagamento”.
Ma Meloni: nessun pignoramento facile in manovra
Del resto la maggioranza è tutt’altro che compatta sul provvedimento. "Io non sono a favore di mettere le mani nei conti correnti della gente, ma vediamo cosa ci sarà scritto nella manovra. Non penso si vada in quella direzione”, dice oggi il vicesegretario della Lega. Andrea Crippa nega che la misura sia presente nella bozza della legge di bilancio. “Questa cosa dove sta scritta? C'è il testo della legge di bilancio? No, ci sono voci che si rincorrono. Secondo me andare a fare i prelievi forzosi nei conti correnti non è nei nostri valori e nei nostri principi. Salvini parla di pace fiscale...”.
“Se questa norma va in una direzione non garantista e che non garantisce il contribuente, andrà rivista”, gli fa eco il vicepresidente della Camera ed esponente di Forza Italia Giorgio Mulè. In serata ci pensa la premier Giorgia Meloni a resettare tutto. “Avviso ai naviganti: nella legge di bilancio non c’è la misura che consentirebbe all'Agenzia delle Entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani per recuperare le imposte non pagate. Consiglio di non inseguire i sentito dire o documenti non ufficiali”, il messaggio sui social. Tutto da rifare dunque.
Le specifiche tecniche in un decreto
A garanzia del cittadino, la misura introdotta nell’ultima bozza della legge di bilancio prevede anche l’obbligo, per l’agenzia di riscossione, di comunicare all’interessato entro 30 giorni di aver disposto il pignoramento. Pena la nullità del pignoramento stesso. Sarà un decreto del Mef (Ministero dell’Economia e Finanza) a specificare “le soluzioni tecniche di cooperazione applicativa per l'accesso alle informazioni”, e le “modalità informatiche”, valutate con l'Associazione bancaria italiana, Poste italiane e l'Associazione italiana dei prestatori servizi di pagamento, nonché con il Garante per la protezione dei dati personali.
Come funziona adesso il pignoramento
Finora l’agenzia di riscossione non poteva accedere ai saldi, per cui in caso di pignoramento provvedeva a bloccare tutti i conti correnti. Con il pignoramento telematico dunque, si potrà procedere ‘chirurgicamente’, prelevando solo la somma a credito e lasciando il resto nella disponibilità del soggetto.
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