Giovedì 12 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Pier Silvio Berlusconi: “Canone Rai più basso? Propaganda”

L’ad di Mediaset interpellato sulla battaglia leghista per abbassare la tassa sulla tv pubblica: “Quella di Salvini è una mossa politica. E lo dico ridendo perché ho un buon rapporto con lui”. E su Sanremo: “Da italiano spero che resti in Rai”

Assemblea Mediaset 2020

Pier Silvio Berlusconi, ad Mfe-Mediaset (Ansa)

Milano, 12 dicembre 2024 – "Da italiano spero che Sanremo resti in Rai”. A dirlo è l’amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi direttamente da Cologno Monzese, dove oggi era allestito un incontro stampa. La sentenza del Tar della Liguria che ha giudicato illegittimo l’affidamento diretto del Festival apre la strada ai privati. Il palco dell’Ariston certo può far venire l’acquolina in bocca ai più importanti broadcaster ma sulla possibilità di un festival in casa Mediaset, l’erede del Cav frena: “Vedremo o penso che Sanremo sia un pezzo di Rai, ma allo stesso tempo che la Rai sia il vero motore e la vera forza del Festival di Sanremo. Quindi da italiano mi auguro che Sanremo rimanga in Rai, punto”. 

“Sanremo è un pezzo di Rai importantissimo”

Dal 2026 si dovrà procedere all'affidamento del Festival con una gara aperta agli operatori del settore. "Onestamente non ho ancora capito cosa stia succedendo –  ammette il ceo di Mfe-Mediaset – Non mi pongo la domanda: penso che riguardo a certi ambiti sia necessario essere rispettosi. Per me Sanremo oggi è un pezzo di Rai per cui non mi pongo la domanda. Se mai un domani dovesse essere sul mercato veramente un oggetto da considerare in ottica commerciale, lo valuteremo con l'atteggiamento giusto che è quello di un'azienda commerciale che valuta costi e ricavi. Ma a oggi non mi pongo nemmeno la domanda: per me è un pezzo di Rai importantissimo”. 

“Diminuire canone Rai? Propaganda”

Qualcuno dalla platea stampa gli chiede del canone Rai e della battaglia della Lega per confermare lo ‘sconto’ di 20 euro dai 90 previsti. "Penso che la proposta di diminuire il canone sia una mossa di propaganda. Lo dico sorridendo - ha aggiunto - perché ho un ottimo rapporto personale con Salvini. Se togli 20 euro dal canone, togli 430 milioni dalla fiscalità generale: togli da una tasca prendi dall'altra, non cambia un granché. Tra l'altro la fiscalità generale finanzia voci importanti come la sanità e le pensioni. Mi sembra anche meno chiaro e trasparente nei confronti degli italiani”. Certo “la politica è la politica, ci sta anche fare propaganda. Il canone è qualcosa che per il cittadino può essere antipatico. tutte le tasse lo sono”. Però “svolgono una funzione importante”.