Sabato 27 Luglio 2024
BRUNO
Economia

Piazza Affari premia i bancari. E le pmi frenano

La Borsa italiana ha avuto un inizio incerto nel 2024, con le aziende medie e piccole che rimangono ferme. L'economia italiana è preoccupata per i tassi di interesse e le tensioni internazionali. Il rischio di crisi aziendali aumenta, soprattutto nel settore metalmeccanico e dell'automotive. Il Gruppo Stellantis fatica a comprendere la politica industriale del governo italiano. La debolezza delle aziende impedisce la crescita economica.

Villois

La Borsa italiana ha vissuto un primo mese del 2024 in chiaroscuro. Il Ftse Mib, grazie principalmente alle banche, ha raggiunto il segno positivo, mentre gli altri indici, rappresentanti le aziende medie e piccole, sono rimasti al palo, com’era già successo nel 2023. Un chiaro segnale di allarme per l’economia reale italiana, basata su imprese di piccole dimensioni, che resta in attesa di novità che riguardano i tassi di interesse ma anche le tensioni belliche internazionali che possono incidere su inflazione ed energia. Parimenti sta accentuandosi il rischio di crisi aziendali soprattutto riguardanti il comparto metalmeccanico a bassa specializzazione e l’automotive, la cui filiera è sempre più vincolata a capi filiera esteri, restii ad aumentare le commesse. Il Gruppo Stellantis, nonostante una sontuosa presenza della scuderia Agnelli-Elkann,fatica a comprendere la politica industriale governativa che non sostiene gli incentivi, a differenza di quelle tedesca e francese che lo fanno e non solo per le vendite, ma anche per gli investimenti in innovazione e modernizzazione delle linee produttive in modo da essere più competitivi. Che poi per decenni il gruppo Agnelli abbia superato ogni crisi o rallentamento solo grazie agli incentivi pubblici è vero, ma è un’altra storia e poco interessa il nostro tempo. L’attuale periodo socio-economico è subissato da trasformazioni ed eventi tragici che producono effetti assai negativi sulla fiducia e allertano il pessimismo. La debolezza patrimoniale delle nostre aziende le spinge ad evitare i rischi, ovvero a investire, condizione che allontana ulteriormente la crescita.