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Taiwan - Crediti Ansa Foto
Roma, 24 febbraio 2025 – Nel vasto e complesso mercato delle obbligazioni americane, uno degli strumenti finanziari più utilizzati per investimenti sicuri e a lungo termine sono le polizze a vita. Le stipulano innumerevoli risparmiatori, ne fanno incetta investitori istituzionali e interi Paesi alla ricerca di una destinazione affidabile per i propri capitali. Questo settore rappresenta un pilastro del sistema finanziario globale, offrendo stabilità e sicurezza grazie alla solidità economica degli Stati Uniti. Tuttavia, tra i protagonisti di questo mercato si trova un attore meno noto al grande pubblico, ma di fondamentale importanza, ovvero Taiwan .
L'importanza di Taiwan
Per rivelare il ruolo di Taiwan nel mercato obbligazionario statunitense sono stati gli economisti BradSetser, del Council on Foreign Relations, e JoshYounger, della Columbia Law School, in un articolo pubblicato dal Financial Times. Secondo le loro analisi, Taiwan possiede riserve finanziarie per un totale di 1.700 miliardi di dollari, distribuite tra obbligazioni statunitensi e altri strumenti a rendita fissa. Si tratta di una cifra imponente, che supera il 200% del Prodotto interno lordo nazionale e che rappresenta cinque volte la dimensione del mercato obbligazionario domestico dell'isola asiatica. Per fare un confronto, questa somma è paragonabile al valore complessivo dei titoli a reddito fisso gestiti da Pimco, uno dei più grandi fondi d'investimento specializzati in obbligazioni a livello globale.
A quanto detto va aggiunto che, nonostante la sua modesta estensione territoriale e il numero relativamente contenuto di abitanti rispetto ai giganti economici mondiali, Taiwan segue a distanza relativamente contenuta la Cina in termini di riserve finanziarie, con quest'ultima che ferma circa 2.900 miliardi di dollari in asset stranieri. Questo dato riflette l'enorme solidità finanziaria dell'isola che, però, presenta anche rischi significativi. La posizione strategica e il peso economico di Taiwan, specialmente nel settore della tecnologia avanzata e nella produzione di semiconduttori, fanno sì che qualsiasi instabilità nel Paese possa avere ripercussioni globali.
La crescita di Taiwan e le assicurazioni sulla vita
L'evoluzione del ruolo di Taiwan come investitore finanziario di primo piano risale ai primi anni 2000, quando le sue attività finanziarie in valuta straniera ammontavano a circa 200 miliardi di dollari. Di questi, tre quarti erano detenuti dalla banca centrale. Tuttavia, con la rapida espansione del settore tecnologico, formato da aziende come Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), il Paese ha registrato un surplus commerciale significativo, che oscilla tra il 5% e il 7% del PIL. Questo surplus è cresciuto ulteriormente negli anni successivi, raggiungendo tassi a doppia cifra intorno al 2014.
Grazie a questa eccezionale crescita economica, Taiwan si è trovata a gestire un massiccio afflusso di dollari statunitensi, un quantitativo che superava le necessità della banca centrale. Per impiegare efficacemente queste risorse, il Paese ha deciso di canalizzare gli investimenti verso un settore già consolidato, vale a dire le assicurazioni sulla vita. Già nel 2006, infatti, il valore complessivo delle polizze vita taiwanesi rappresentava il 60% del PIL, in linea con economie avanzate come Francia, Germania e Giappone. Tuttavia, con l'approvazione di una nuova normativa che permetteva alle compagnie assicurative di emettere polizze in valuta locale e investire i proventi in dollari statunitensi, il settore ha conosciuto una crescita esplosiva, fino a raggiungere il 140% del PIL nazionale.
Le compagnie assicurative taiwanesi hanno iniziato ad acquistare ogni anno titoli per un valore di circa 50 miliardi di dollari, contribuendo all'accumulo di un imponente portafoglio obbligazionario. Dei 1.700 miliardi di dollari in obbligazioni private da Taiwan, circa 1.000 miliardi appartengono ad aziende private, e di questi, ben 700 miliardi sono gestiti dal settore assicurativo.
I rischi per Taiwan
Questa strategia finanziaria di Taiwan non è priva di debolezza. I cittadini taiwanesi preferiscono sottoscrivere polizze vita in moneta locale, mentre le compagnie assicurative investono i fondi raccolti in obbligazioni statunitensi denominate in dollari. Questo squilibrio espone il settore a rischi valutari e di tasso d'interesse: se il dollaro statunitense si deprezza rispetto al dollaro taiwanese, il valore degli asset protetti dalle assicurazioni diminuisce. Inoltre, un aumento del costo del denaro negli Stati Uniti riduce il valore del mercato delle obbligazioni, poiché le nuove emissioni offrono rendimenti più elevati, rendendo meno attraenti i titoli già in circolazione.
Tale scenario ricorda da vicino il caso della Silicon Valley Bank (SVB), la banca californiana fallita nel 2023 a causa della forte esposizione su obbligazioni che si erano svalutate in seguito ai rialzi dei tassi d'interesse . La SVB ha subito una crisi di liquidità quando i clienti hanno iniziato a ritirare i loro depositi, costringendo l'istituto a vendere titoli di Stato e altre obbligazioni a prezzi inferiori rispetto al valore nominale, generando pesanti perdite finanziarie.
A Taiwan, la portata del rischio è ancora maggiore. Attualmente, infatti, molte obbligazioni aziendali statunitensi a lungo termine vengono scambiate con uno sconto del 10-15% rispetto al loro valore nominale. Applicando questa percentuale ai 700 miliardi di dollari in mano alle compagnie assicurative taiwanesi, si stima una perdita potenziale paragonabile all'intero capitale del settore assicurativo dell'isola.
La situazione è resa ancora più delicata dal ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, il quale, durante la sua precedente presidenza, aveva criticato il surplus commerciale di Taiwan con gli Stati Uniti. Ecco dunque che il Tycoon potrebbe ora adottare misure più restrittive sul commercio estero, influenzando negativamente l'economia taiwanese.
I dati più recenti sul settore assicurativo di Taiwan
Nonostante i rischi, le autorità di Taipei hanno dimostrato di essere consapevoli delle sfide finanziarie. Bloomberg ha evidenziato come il settore assicurativo taiwanese abbia rischiato il collasso nel 2023 a causa dell'aumento aggressivo dei tassi d'interesse deciso dalla Federal Reserve, il più forte degli ultimi quarant'anni. Nella prima metà del 2023, i profitti del settore assicurativo sono crollati del 76% rispetto all'anno precedente, spingendo la banca centrale di Taiwan a lanciare l'allarme.
Un ulteriore elemento di pressione è stato il peso economico della pandemia di covid-19. Secondo il Wall Street Journal, nel 2022 le compagnie assicurative taiwanesi hanno pagato circa 3,1 miliardi di dollari statunitensi in risarcimenti per polizze covid, a fronte di una raccolta di soli 4,5 miliardi di dollari, mettendo sotto stress la loro stabilità finanziaria.
Fortunatamente, rispetto alla Silicon Valley Bank, le compagnie assicurative taiwanesi non sono soggette agli stessi obblighi di liquidità immediata e possono gestire con maggiore flessibilità il loro portafoglio obbligazionario. Tuttavia, la loro esposizione rimane una questione di rilevanza globale, considerando il ruolo centrale che Taiwan svolge nell’economia mondiale. Le scelte finanziarie dell'isola avranno inevitabilmente conseguenze sui mercati internazionali, banche e investitori di tutto il mondo, rendendo necessario un attento monitoraggio della situazione nei prossimi anni.