Roma, 14 luglio 2023 – Coloro che perderanno il vecchio Reddito di cittadinanza in base alle nuove regole rischiano di perdere anche l’Assegno unico per i figli se non fanno una domanda specifica per mantenerlo. A indicare il rischio e a segnalare l’esigenza della nuova richiesta è il Direttore generale dell’Inps in un messaggio ad hoc dedicato al “regime transitorio di fruizione della misura del Reddito di cittadinanza”. Dall’Inps spiegano, nello specifico, che con la fine della corresponsione del Reddito di cittadinanza non oltre il 31 dicembre 2023, verrà meno anche l’attuale corresponsione d’ufficio dell’Assegno unico e universale (AUU) sul Reddito di cittadinanza.
Dunque, i nuclei familiari aventi diritto alla prestazione di Assegno unico e universale anche dopo la scadenza del Reddito, dovranno presentare autonoma domanda per il riconoscimento del medesimo assegno entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di cittadinanza. La domanda dovrà essere presentata anche nelle ipotesi di sospensione del Reddito di cittadinanza in attesa della eventuale comunicazione della presa in carico dei soggetti non attivabili al lavoro entro il termine del 31 ottobre 2023. In tali casi, a seguito della presentazione della domanda, l’Assegno unico e universale verrà erogato per l’intero importo spettante, salvo eventuali conguagli che saranno effettuati d’ufficio nel caso di ripresa dell’erogazione del Reddito di cittadinanza a seguito della comunicazione della presa in carico da parte dei servizi sociali, come in precedenza specificato. Anche i nuclei ai quali non si applica il limite di fruizione del Reddito di cittadinanza per le sette mensilità, dovranno presentare autonoma domanda per il riconoscimento dell’AUU, qualora percepiscano la quota integrativa nell’importo del Reddito di cittadinanza, entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di cittadinanza al fine di percepire l’AUU con continuità a decorrere dal mese successivo alla cessazione dei pagamenti di Rdc.