Giovedì 23 Gennaio 2025
CLAUDIA MARIN
Economia

Pensioni: quella di vecchiaia a 68 anni e un mese dal 2040, le previsioni per i nuovi requisiti

La Ragioneria generale ha aggiornato le tabelle sulla base della speranza di vita. Il ministro Giorgetti pensa di bloccare l’incremento, ma dal 2027 potrebbe già scattare l’aumento di tre mesi

Le previsioni su come possono cambiare le pensioni per vecchiaia sulla base delle tabelle aggiornate dalla Ragioneria generale di Stato

Le previsioni su come possono cambiare le pensioni per vecchiaia sulla base delle tabelle aggiornate dalla Ragioneria generale di Stato

Roma, 23 gennaio 2025 – Il rebus dell’aumento dei requisiti pensionistici dal 2027 si scioglierà nei prossimi mesi, anche se il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha anticipato che intende sterilizzare l’incremento. E la stessa indicazione è arrivata dal responsabile della previdenza della Lega, Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro. Certo è, però, che la Ragioneria generale dello Stato ha provveduto a aggiornare le tabelle previsionali che collegano l’evoluzione de requisiti con la cosiddetta speranza di vita. Un esercizio tecnico previsto dalla legge che, però, assume un valore politico rilevante perché rappresenta la base sulla quale si deve pronunciare il governo.

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Vediamo, però, come potrebbe o dovrebbe cambiare la pensione di vecchiaia secondo lo scenario di “base” della curva dell’Istat sulla speranza di vita, come rielaborata dalla Ragioneria generale dello Stato in connessione con i requisiti di età.

Ebbene, attualmente e fino alla fine del 2026, la pensione di vecchiaia si può e si potrà ottenere con 20 anni di contributi e 67 anni di età. Dal 2027, in assenza della sterilizzazione annunciata da Giorgetti, si dovrebbe arrivare a 67 anni e tre mesi. Ma se verrà sancito il blocco, certo è che dal 2030 si salirebbe a 67 anni e 5 mesi, per arrivare a 68 anni e un mese nel 2039.

La corsa dell’età pensionabile continuerebbe per tutto il decennio ma a ritmi rallentati, per toccare quota 68 anni e 11 mesi nel 2050 e arrivare a 70 anni nel 2067 e a 70 anni e 8 mesi nel 2084.

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In sostanza, tra oggi e il 2040 l’età pensionabile dovrebbe crescere, secondo il meccanismo automatico, di ben tredici mesi. Ma nel periodo successivo si stima che la speranza di vita dovrebbe rallentare la sua crescita, tanto che nei successivi 26 anni l’incremento sarebbe inferiore ai due anni.

Rimane fermo, però, il dato di partenza relativo all’incertezza sulla decisione del governo sullo stop agli incrementi e sulla conferma più complessiva del meccanismo.