Martedì 12 Novembre 2024

Pensioni anticipate 2024: a quanto ammonta la penalizzazione con quota 104

I calcoli in base alla bozza della manovra. La simulazione: taglio di 100 euro con 2.500 euro lordi di assegno

Il ministro dell'Economia Giorgetti con la premier Meloni (Imagoeconomica)

Il ministro dell'Economia Giorgetti con la premier Meloni (Imagoeconomica)

Roma, 25 ottobre 2023 – Un taglio di circa il 4%. A tanto ammonta la penalizzazione per chi deciderà in andare in pensione con quota 104, nel 2024. Lo si evince dalla bozza della manovra secondo la quale, nel caso di uscita a 63 anni, con almeno 41 anni di contributi, è prevista una riduzione della quota retributiva basata sul rapporto tra il coefficiente di trasformazione per l'età di uscita e quello dell'età di vecchiaia. Per chi matura i requisiti nel 2024, la quota retributiva sarebbe decurtata di circa il 12%. Essendo questa circa un terzo della pensione complessiva l'importo totale sarebbe ridotto del 4%. Un esempio: nel caso di un assegno di 2.500 euro lordi, il taglio sarebbe di 100 euro. 

Il disegno della nuova legge di bilancio stringe le maglie per l’uscita (per il 2023 è in vigore quota 103). Stretta in arrivo anche sulle finestre. Per i lavoratori del settore privato si passa dai 3-6 mesi dal momento della maturazione dei requisiti, per il settore pubblico dagli attuali 6-9 mesi.  Confermata, a sorpresa, Opzione donna, ma con aumento dell’età a 61 anni per potervi far ricorso: resta il requisito di 35 anni di contributi entro il 2023 e le altre conditio sine qua non (per beneficiarne bisogna essere disoccupate, caregiver o con una invalidità almeno del 74%). Finestra mobile di un anno per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome. 

Per disoccupati, invalidi (almeno il 74%), lavoratori con impieghi gravosi e caregiver, resta la possibilità di accedere all’Ape sociale con almeno 63 anni e 5 mesi. Tutto questo se la bozza della manovra verrà confermata nella versione definitiva.