Sabato 30 Novembre 2024
NI. MA.
Economia

Pensioni, arriva la quattordicesima

Boeri: "Bonus per 125mila statali". La polemica: in 7 casi su 10 premia i ricchi

Pensioni, il presidente dell'Inps Tito Boeri (Lapresse)

Pensioni, il presidente dell'Inps Tito Boeri (Lapresse)

Roma, 3 giugno 2017 - L’Inps a guida Tito Boeri ha perso il braccio di ferro sulla quattordicesima, che l’ultima legge di Bilancio ha reso più generosa, ma ieri il presidente dell’Istituto di previdenza si è preso una piccola rivincita. Con questi numeri: gli ex statali – dice – saranno «i grandi beneficiari» della mensilità aggiuntiva a maglie larghe; «attualmente sono circa 8mila, saliranno a 125mila, con un incremento del 1.500 per cento». Costo aggiuntivo, 800 milioni l’anno. Queste cifre sono già eloquenti. Ma Boeri aggiunge un particolare che ha fatto e forse farà ancora discutere: la nuova versione della quattordicesima in sette casi su dieci premierà pensionati non poveri.   IL CALCOLO nasce dal meccanismo di distribuzione della mensilità extra, basato sulla singola rendita e non anche sul reddito familiare. Boeri, poi, ha sempre considerato buone o dignitose pensioni che per buona parte del governo e dell’opinione pubblica ricche non sono. Nello scontro di valutazioni, fino a oggi il presidente Inps non ha avuto la meglio. Così, «la platea di quelli che la riceverà – la nuova quattordicesima, ndr – sarà più ampia di quella prevista inizialmente». La manovra ha allargato il diritto all’assegno a chi ha un reddito che non supera due volte il trattamento minimo di 13.049,14 euro annui, poco più di mille euro al mese. Quest’anno saranno 3,4 milioni i pensionati che incasseranno la quattordicesima. E per i vecchi titolari della rendita extra scatta un aumento di circa il 30 per cento: sono gli ex lavoratori che non superano 1,5 volte il minimo (9.786,86 euro nel 2016) e che riceveranno tra 437 e 655 euro in più a seconda degli anni di contributi versati. Gli altri che entrano da quest’anno nella platea dei beneficiari riceveranno, invece, tra 336 e 504 euro in aggiunta. La nuova quattordicesima verrà pagata a luglio ai pensionati che compiono 64 anni nella prima metà dell’anno, mentre gli altri sono rimandati a dicembre.   QUESTI sono i numeri. Dietro i numeri, però, c’è la questione dell’equità sociale su cui insiste Boeri, supportato anche da una simulazione di Bankitalia, riportata dal Sole 24 Ore, che mette a confronto i redditi disponibili delle famiglie prima e dopo la conquista della nuova quattordicesima. Il risultato è che più o meno 240 milioni degli 800 stanziati dal governo entreranno nelle tasche di pensionati non poveri perché vivono in famiglie in cui arrivare alla fine del mese è relativamente agevole. La quattordicesima è legata solo alla pensione e agli anni di contributi versati. E poco, anzi niente, importa se l’ex lavoratore può contare su altri redditi. Da qui è nata la polemica neanche tanto velata fra Inps e governo. Ma, in realtà, i soldi sul piatto non sono tanti, ammontano a 21 euro al mese per ogni pensionato. Un pugno di euro, comunque, su cui il governo Renzi non voleva cedere per assegnare qualcosa, con la manovra, a chi era escluso dal bonus-bandiera degli 80 euro.