Martedì 12 Novembre 2024
FABIO LOMBARDI
Economia

Pensioni minime, gli aumenti ufficiali comunicati dall’Inps per il 2023 e il 2024

I calcoli effettuati dall’Istituto nazionale di previdenza sociale e le modalità di pagamento

Gli aumenti delle pensioni minime

Gli aumenti delle pensioni minime

A decorrere da gennaio 2023, il governo Meloni, ha deciso un aumento delle pensioni. Anche dei trattamenti minimi e di quelle inferiori. Sino ad ora però l’Inps non aveva fatto comunicazioni ufficiali sulle cifre e i calcoli delle rivalutazioni sia per il 2023 che per il 2024.

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La pensione minima

Sono interessate dagli aumenti tutte le pensioni sotto 563,74 euro (cifra fissata per le pensioni minime nel 2022). “Si tiene - specifica l’Inps – conto solo dei trattamenti di natura previdenziale assoggettabili a Irpef. Escluse tutte le prestazioni fiscalmente non imponibili (ad esempio la quattordicesima) o le prestazioni di carattere assistenziale (pensioni d’invalidità civile e accompagnamento invalidità)”.

Gli aumenti

Il governo ha stabilito aumenti differenziati per il 2023 e il 2024: incrementi di 1,5 punti percentuali per l'anno 2023, elevati a 6,4 punti percentuali per i soggetti di età pari o superiore a settantacinque anni, e di 2,7 punti percentuali per l'anno 2024.

Gli incrementi nel 2023

La circolare dell’Inps fa poi alcuni esempi di calcolo:

  • La pensione minima per chi ha meno di 75 anni passa da 563,74 a 572,74 euro (aumento di 8,46 euro al mese). La pensione minima per gli over 75 passa da 563,74 a 599,82 euro (aumento di 36,08 euro mensili). Queste somme sono fiscalmente imponibili e quindi soggette a tassazione.
  • Chi prende ad esempio una pensione di 300 euro avrà un aumento a 304,50 euro grazie alla rivalutazione dell’1,50%, oppure di 19,20 euro se il titolare di pensione è un over 75: arriverà così a 319,20 euro.
  • Se la pensione è superiore all’importo mensile del trattamento minimo (563,74 euro) ma inferiore all’importo maggiorato (572,74 euro per gli under 75, 599,82 euro per gli over 75). Un pensionato di 76 anni, ad esempio, che prende 590 euro di pensione avrà comunque diritto a un aumento mensile di 9,82 euro, fino al raggiungimento quindi della soglia.
  • Nel caso in cui il compimento dei 75 anni dovesse arrivare nel corso dell’anno, l’adeguamento ulteriore verrà riconosciuto a partire dal mese successivo.

Gli incrementi nel 2024

"La legge di Bilancio dispone una rivalutazione aggiuntiva di 2,7 punti percentuali per il 2024. Ai fini della rivalutazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, il trattamento pensionistico complessivo di riferimento è da considerare al netto dell'incremento transitorio. L’adeguamento sulla base dell’indice di rivalutazione definitivo sarà effettuato in sede di perequazione per l'anno 2024. Gli importi dell’incremento per l’anno 2024 saranno determinati in sede di rinnovo delle pensioni per lo stesso anno” spiega L’Inps.

Il pagamento

Gli aumenti saranno pagati “con la stessa cadenza di pagamento della pensione (mensile, semestrale o annuale)”, spiega l’Inps. “Tale importo sarà evidenziato sul cedolino di dettaglio del pagamento con apposita voce. Con il primo pagamento vengono corrisposti anche gli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2023 o dalla decorrenza della pensione, se successiva”.