Roma, 29 gennaio 2025 – Milioni di pensionati sono inattesa del versamento della pensione di febbraio che avverrà, come sempre, a inizio mese. Le modalità di pagamento sono state rese note dall’Inps che, già nei giorni scorsi, ha provveduto a pubblicare i cedolini online sul proprio sito internet.
Controllare il cedolino della pensione
Come sempre i pensionati possono controllare l’importo e le voci che compongono la propria pensione sul sito dell’Inps. Lo possono fare accedendo al servizio cedolino online attraverso le credenziali Spid o la Carta d’identità elettronica (Cie).
Quando pagano le pensioni di febbraio
Le modalità e i tempi di pagamento saranno i soliti ma, a causa di uno “scherzo di calendario” chi ha il conto in Posta riceverà i soldi due giorni prima rispetto a chi ha l’accredito della pensione in banca. Ma vediamo perché.
Prima in Posta poi in banca
Il pagamento delle pensioni viene effettuato sempre il primo giorno bancabile (primo giorno lavorativo) del mese. Quest’anno il primo febbraio cade di sabato. Il sabato è un giorno, ancorché ridotto, lavorativo per le Poste ma non per le banche. Quindi i pagamenti in Posta (sia sui conti che le carte postali e agli sportelli) avverranno a partire da sabato 1 febbraio. Chi ha l’accredito della pensione sul conto in banca dovrà invece attendere lunedì 3 febbraio per il versamento sul conto corrente.
Il pagamento in Posta
Chi ritira la pensione in contati agli sportelli postali (il ritiro è consentito solo per pensioni di importo massimo di mille euro nette, ricorda l’Inps) Poste Italiane “consiglia, ove possibile, di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o durante le ore pomeridiane privilegiando i giorni successivi ai primi”. Il ritiro scaglionato in base alla lettere del cognome, attuato durante l’emergenza Covid, non è più in vigore.
Aumento delle pensioni minime
"Per le pensioni inferiori o pari al trattamento minimo dal primo gennaio 2025 c' è un incremento del 2,2%, pari a 13,27 euro che porta gli assegni a 616,67 euro al mese”. Lo precisa l'Inps in una circolare sulla base di quanto previsto dalla legge di Bilancio.
L'Inps chiarisce che il trattamento minimo è fissato a 603,40 euro, grazie al recupero dell'inflazione pari allo 0,8%, salvo conguagli. L'Istituto ricorda che recupereranno lo 0,8% (il 100% dell'aumento dei prezzi) le pensioni pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo (quindi fino a 2.394,44 euro lordi al mese).
Tra quattro e cinque volte il trattamento minimo si recupererà il 90% dell'inflazione, quindi lo 0,72%. Per le pensioni di importo superiore a cinque volte il trattamento minimo (2.993,06 euro lordi al mese) si recupererà il 75% dell'aumento dei prezzi quindi lo 0,60%.