Roma, 22 marzo 2023 - Esistono circostanze e situazioni nelle quali scattano contributi figurativi automatici, senza che sia necessario chiedere che vengano accreditati. Vediamo quali sono questi casi. Ma prima vale comunque la pena ripetere che cosa siano i contributi figurativi: vi sono situazioni della carriera lavorativa o della vita nelle quali non si lavora ma che non per questo fanno perdere la copertura previdenziale. I relativi contributi sono chiamati figurativi perché sono riconosciuti per questi periodi senza che si debba sborsare un euro. In particolare, i contributi di cui parliamo possono servire:
- "a copertura": per coprire, appunto, un periodo privo di contribuzione considerato meritevole di essere "garantito" per la pensione
- "a integrazione": per aggiungere contributi per un periodo durante il quale vi sono stati versati in misura ridotta;
- "a incremento", nel caso di attività lavorativa agricola, per la quale la contribuzione è più bassa.
Arriviamo così ai contributi figurativi che sono accreditati d’ufficio, dopo aver specificato in un precedente articolo quali sono quelli per i quali si deve presentare una specifica domanda all’Inps. Ebbene, sono accreditati direttamente dall’istituto previdenziale, senza il bisogno di una domanda, i periodi relativi a:
- cassa integrazione guadagni
- contratti di solidarietà
- lavori socialmente utili
Oppure quelli nei quali avete ricevuto:
- l’indennità di mobilità
- l’indennità di disoccupazione
- l’indennità di assistenza antitubercolare