Roma, 19 marzo 2024 – Doccia fredda per i pensionati che si attendevano un aumento della pensione ad aprile 2024. L’assegno del mese prossimo non conterrà nessun incremento rispetto al rateo ricevuto a marzo 2024. Gli aumenti che erano stati annunciati a gennaio dall’Inps non ci saranno. Ma perché?
Le pensioni di aprile 2024
Secondo quanto comunicato dall’Istituto nazionale di previdenza sciale a gennaio (la circolare di gennaio), con la pensione di aprile sarebbero dovuti scattare gli aumenti legati alle nuove aliquote Irpef. “Si comunica – si legge in nella circolare Inps di gennaio – inoltre che la tassazione delle pensioni sarà adeguata ai nuovi scaglioni di reddito e alle nuove aliquote, introdotte dal decreto legislativo n. 216 del 31 dicembre 2023, dalla mensilità di aprile 2024 sulla quale sarà corrisposto anche il conguaglio riferito alle mensilità precedenti”. Ma così non sarà.
Che fine hanno fatto gli aumenti di aprile?
Nessun giallo e nessun allarme. Gli aumenti (e relativi arretrati) che erano stati annunciati per aprile sono già stati inseriti nel rateo di marzo. In sostanza l’Inps ha anticipato l’adeguamento alle nuove aliquote Irpef e il pagamento degli arretrati. In parole semplici gli aumenti che dovevano essere nella pensione di aprile sono già stati inseriti da quella di marzo. Quindi da marzo 2024 diversi pensionati (non tutti) hanno visto salire la cifra della pensione che (al netto degli arretrati liquidati sempre a marzo) conserverà per tutti i mesi del 2024 l’aumento (incrementi che vanno fra i 9 e i 21 euro mensili a seconda della pensione).
Poche eccezioni
Secondo gli esperti ci potrebbe però essere qualche sporadico caso di pensionati che non hanno ricevuto gli aumenti a marzo e che effettivamente li avranno ad aprile, ma si tratta, come detto, di pochi casi.
Informazioni errate
Diversi siti e testate giornalistiche continuano a scrivere di aumenti della pensione di aprile legati ai nuovi scaglioni Irpef. Un errore generato dal fatto di far ancora riferimento alla comunicazione dell’Inps di gennaio.
Effetto delle nuove aliquote Irpef
Come è ormai noto il governo Meloni ha ridotto da 4 a 3 le aliquote Irpef. In sostanza la tassazione al 23% che prima riguardava i redditi fino a 15.000 euro è stata estesa fino ai 28.000 euro (nel 2023 fra i 15 e i 28.000 euro si pagava il 25%).
Le nuove aliquote sono:
- 23% per redditi fino a 28.000 euro
- 35% da 28.000 euro fino a 50.000 euro
- 43% oltre 50.000 euro.
I vantaggi economici
Dunque, per effetto dei nuovi scaglioni Irpef, nel 2024 vede aumentare la pensione (ma anche lo stipendio) chi ha un imponibile annuale fra i 15.000 e i 28.000 euro annui.
Gli aumenti mensili rispetto al 2023: i calcoli
Proviamo a fare alcuni esempi di come è aumentato (da marzo) l’assegno pensionistico di chi appartiene allo scaglione 15.000-28.000 euro. Ecco i calcoli:
- un pensionato con 1.400 euro lordi mensili ha un aumento mensile di 5 euro rispetto alla tassazione dell’Irpef
- chi riceve 1600 euro lordi mensili ha 9 euro in più rispetto al 2023 in relazione all’Irpef
- un pensionato che prende 1.800 euro lordi mensili ha un beneficio Irpef di 13 euro
- quelli che hanno 2.000 euro lordi mensili di pensione si troveranno 17 euro in più legate all’Irpef
- Infine un pensionato che prende 2.153 euro lordi mensili (che corrispondono ai 28.000 euro lordi annui: 2.153 euro moltiplicate per 13 mensilità) avrà un beneficio mensile di 20 euro (pari a 260 euro anni)
Come controllare la pensione: il cedolino Inps
Come sempre sarà possibile controllare gli importi delle pensioni di aprile (e relative voci) consultando il cedolino pubblicato sul sito dell’Inps che è solitamente è accessibile intorno al 20 di ogni mese. Per prendere visione del cedolino basta collegarsi nella apposita sezione del portale Inps e accedere con le credenziali Spid (identità digitale), Cie (Carta d’identità elettronica) e Cns (Carta nazionale dei servizi, meglio nota come tessera sanitaria).
Il pagamento
Ad aprile i pensionati riceveranno i soldi della pensione con un giorno di ritardo. Solitamente infatti l’accredito sul conto corrente e i pagamenti in Posta vengono effettuati a partire dal primo giorno del mese. Ma ma l’1 aprile quest’anno è Pasquetta. Ed essendo un giorno festivo il pagamento slitta al primo giorno feriale del mese: in questo caso martedì 2 aprile che, come si dice tecnicamente, è il primo giorno bancabile (non festivo) del mese.