Martedì 16 Luglio 2024

Pensione medici ospedalieri, spostata a 72 anni l’età massima. Cosa prevede la norma (temporanea)

Approvato l’emendamento al Milleproroghe voluto da Fratelli d’Italia. “Grave carenza del personale”. I camici bianchi del SSN potranno fare richiesta di fermarsi a lavoro altri due anni ma non potranno esercitare ruoli dirigenziali

Un medico a lavoro in ospedale

Un medico a lavoro in ospedale

Roma, 14 febbraio 2024 – Cessa temporaneamente l’obbligo di andare in pensione a 70 anni per i medici dipendenti di strutture pubbliche. Un emendamento di Fratelli d’Italia al decreto Milleproroghe, approvato oggi in Commissione, stabilisce che le aziende del Sistema Sanitario Nazionale possono tenere in servizio i medici fino al raggiungimento del 72esimo anno di età, a patto che gli interessati facciano domanda ovviamente. La possibilità di restare in servizio è concessa fino al 31 dicembre 2025  e la misura prevede anche la riammissione di chi ha già lasciato il posto di lavoro dal settembre 2023.

Le motivazioni alla base del provvedimento sono quelle di “far fronte alle esigenze di formazione e tutoraggio del personale assunto”, ma soprattutto “di fronteggiare la grave carenza di personale” nelle strutture sanitarie. La mancanza di professionisti fu la stessa che spinse lo scorso anno ad estendere l’età pensionabile ai 72 anni per i medici di medicina generale e i pediatri. 

La misura voluta dal partito di Giorgia Meloni prevede comunque un ricambio dirigenziale. Dirigenti medici, sanitari e docenti universitari coinvolti non potranno comunque mantenere o assumere incarichi apicali. “I medici del Servizio sanitario nazionale potranno prolungare la permanenza in servizio, in deroga all'età pensionabile prevista per legge, fino al compimento del 72esimo anno di età e comunque entro il 31 dicembre 2025 – spiega la deputata di Fratelli d'Italia, Marina Marchetto Aliprandi –. Questo emendamento segna un passo significativo nel garantire risorse umane qualificate per il Servizio sanitario nazionale e contribuirà a soddisfare le esigenze della popolazione in termini di assistenza medica". 

Sì alla proroga dello scudo penale 

Il decreto Milleproroghe prevede anche la proroga a tutto il 2024 dello scudo penale per i medici E' "un significativo passo avanti che mira a garantire la massima tutela dei pazienti e a sostenere, nel contempo, il ruolo cruciale svolto dai professionisti sanitari", dichiara il segretario di Anaao Assomed (sindacato deglo ospedalieri) Pierino Di Silverio, dopo l'esito delle votazioni nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera. Di Silverio spiega così la misura.  "In attesa della legge sulla responsabilità medica la punibilità in sede penale viene limitata per tutto il 2024 ai soli casi di colpa grave, come in epoca Covid, tenendo in debito conto le condizioni di lavoro e in modo particolare la grave carenza di personale". L'Anaao auspica che "questa sia la prima tappa di un percorso che garantisca ai cittadini equità di accesso alle prestazioni sanitarie e ai professionisti la serenità necessaria per tornare a considerare appetibile il mestiere più bello del mondo”.