Per andare in pensione bisogna attualmente raggiungere quota 103 (41 anni di contributi e 62 di età) l'anzianità: 67 anni. Ma non per tutti. Ci sono alcune categorie che possono accedere anticipatamente alla pensione. Fra queste ci sono quelle che rientrano nei cosiddetti lavori usuranti. Ma, anche per queste categorie, per chi vuole andare in pensione nel 2024 occorre presentare domanda per tempo. E l'Inps ha comunicato la scadenza per la presentazione delle domande.
Pensione anticipata per chi fa lavori usuranti
Nel corso del 2022 è stato aggiornato l'elenco (ampliandolo) dei lavoratori che hanno diritto alla pensione anticipata perché svolgono mansioni usuranti.
Tutte le categorie usuranti, età e contributi per andare in pensione prima
Quanti anni prima si va in pensione
L'accesso alla pensione anticipata per gli addetti ai lavori usuranti è consentita ai lavoratori dipendenti al raggiungimento della quota 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi.
Quando presentare domanda
I lavoratori che hanno maturato i requisiti agevolati per andare in pensione nel 2024 - si legge nella nota dell'Inps - devono presentare la domanda di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti entro il 1° maggio 2023.
Possono presentare domanda anche i dipendenti del settore privato che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti e che raggiungono il diritto alla pensione di anzianità con il cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi.
Come fare domanda
La domanda di riconoscimento del beneficio deve essere presentata telematicamente, corredata dal modulo “AP45” e dalla documentazione minima ai fini della procedibilità della stessa.
Domande in ritardo?
Nel caso in cui la domanda venga presentata oltre i termini sopra individuati, e sempre che sia accertato il possesso dei requisiti prescritti, la decorrenza della pensione è differita secondo le scansioni seguente:
- Un mese, per un ritardo della presentazione inferiore o pari a un mese
- Due mesi, per un ritardo della presentazione superiore a un mese e inferiore a tre mesi
- Tre mesi, per un ritardo della presentazione pari o superiore a tre mesi
L'accettazione
In seguito alla domanda di accesso al beneficio, l’Istituto comunica al lavoratore interessato:
- L'accoglimento della domanda, con indicazione della prima decorrenza utile del trattamento pensionistico, qualora sia accertato il possesso dei requisiti relativi allo svolgimento delle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti e sia verificata la sussistenza della relativa copertura finanziaria
- L'accertamento del possesso dei requisiti relativi allo svolgimento delle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, con differimento della decorrenza del trattamento pensionistico in ragione dell'insufficiente copertura finanziaria; in tale caso, la prima data utile per l'accesso al pensionamento viene indicata, con successiva comunicazione, in esito al monitoraggio di cui all'articolo 3 del decreto interministeriale del 20 settembre 2011
- Il rigetto della domanda, qualora sia accertato il mancato possesso dei requisiti relativi allo svolgimento delle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti.