Giovedì 23 Gennaio 2025
CLAUDIA MARIN
Economia

Pensione anticipata, come può cambiare: con 43 anni dal 2040, con 46 anni dal 2070

Le previsioni secondo l’ultima versione aggiornata dei requisiti ipotizzati dalla Ragioneria generale dello Stato sulla base della cosiddetta aspettativa di vita

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (Ansa)

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (Ansa)

Roma, 23 gennaio 2025 – L’ultima versione aggiornata dei requisiti ipotizzati dalla Ragioneria generale dello Stato per la cosiddetta pensione anticipata prevista dalla Riforma Fornero prevede un incremento di ben tredici mesi entro il 2040. E, dunque, il passaggio dagli attuali 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne rispettivamente a 43 anni e 11 mesi e a 42 anni e 11 mesi.

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Va subito osservato, però, che si tratta di una previsione tecnica realizzata dalla Ragioneria generale dello Stato, come prevede la legge, sulla base delle indicazioni provenienti dall’Istat sulla cosiddetta aspettativa di vita. La decisione finale è, invece, tutta politica e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ma anche la ministra del Lavoro, Marina Calderone, hanno puntualizzato che intendono bloccare gli aumenti almeno per la tappa del 2027. Da quell’anno, infatti, in assenza di stop, i requisiti per la pensione anticipata, che si può ottenere senza età minime, dovrebbero salire già a quota 43 anni e un mese e 42 anni e un mese. Il recente caso dell’iniziativa dell’Inps sul suo simulatore ha prodotto, però, una levata di scudi che, almeno per ora, ha fermato la macchina degli adeguamenti.

Ma se nel 2027 tutto dovrebbe rimane come è oggi, questo non significa che dalle tappe successive non si rimetterà in moto il meccanismo. E, dunque, se così fosse, secondo la tabella della Ragioneria, ci troveremmo di fronte a incrementi progressivi significativi.

Nel 2030 i requisiti arriverebbero a 43 anni e 3 mesi e a 42 anni e 3 mesi. Nel 2040 si toccherebbero i 43 anni e 11 mesi e i 42 anni e 11 mesi. Dieci anni dopo, nel 2050, per lasciare il lavoro senza limiti di età servirebbero addirittura 44 anni e 9 mesi e 43 anni e 9 mesi, per uomini e per donne. Nel 2069 e nel 2070 saremmo addirittura a 46 anni di lavoro per gli uomini e a 45 per le donne.

È del tutto evidente, però, che siamo di fronte a un esercizio teorico, per quanto fondato sulle attuali regole di legge. Da oggi ai prossimi 50 anni il dossier pensioni sarà aperto e riaperto decine di altre volte.