Giovedì 26 Settembre 2024
MONICA PIERACCINI
Economia

Pensami Inps, le nuove simulazioni. Calcola quando andrai in pensione (non serve lo Spid)

L’algoritmo è cambiato anche alla luce delle nuove normative. Chi oggi ha 30 anni rischia di uscire dal lavoro a 70. Non va molto meglio per i 40enni. Per accedere non è necessario registrarsi. Basta inserire alcuni dati sul tipo di lavoro svolto e gli anni di contributi

Roma, 12 giugno 2024 – L’Inps ha recentemente aggiornato il simulatore ‘Pensami Pensione a Misura’, un servizio gratuito che consente agli utenti di calcolare il proprio futuro pensionistico senza dover effettuare alcuna registrazione. Questo strumento è accessibile sia dal sito ufficiale dell’istituto di previdenza, sia attraverso lapp mobile per Android e iOS, e permette di ottenere informazioni personalizzate semplicemente inserendo pochi dati anagrafici e contributivi.

Pensione, simulazione con Pensami di INPS
Pensione, simulazione con Pensami di INPS

Come funziona

Il simulatore “Pensami” si è evoluto per offrire agli utenti una panoramica più completa e dettagliata delle proprie opzioni pensionistiche. Grazie a questo strumento, è possibile verificare quando e se si potrà accedere alla pensione, anche quella anticipata, secondo quanto previsto dalla legge di bilancio 2023. Inoltre, i risultati della simulazione possono essere salvati e stampati per una consultazione futura.

Come accedere

Per accedere al simulatore, basta visitare il sito dell’Inps e seguire il percorso: “Pensione e previdenza” → “Esplora pensione e previdenza” → “Strumenti – Vedi tutti” → "Pensami - Simulatore scenari pensionistici". In alternativa, il servizio è disponibile anche nell’app Inps Mobile, selezionando il tab “Servizi” dalla home page e, successivamente, il servizio “Pensami”. Non è necessaria registrazione e non serve lo Spid. Basta inserire alcuni semplici dati, come la data del primo contributo, la contribuzione complessiva e il tipo di lavoro svolto. È importante includere dettagli specifici come eventuali attività usuranti, lavoro precoce, servizio militare, riscatto di titoli di studio universitari o accredito figurativo della maternità obbligatoria, poiché questi fattori possono influenzare il calcolo degli anni necessari per l’accesso alla pensione.

Calcolo e simulazione

Una volta inseriti i dati, il simulatore utilizza algoritmi avanzati per calcolare la data prevista per il pensionamento e l’importo stimato della pensione. Il sistema tiene conto delle ultime normative vigenti e degli adeguamenti alla speranza di vita, fornendo previsioni accurate e aggiornate. ‘Pensami’ offre anche la possibilità di esplorare diverse opzioni pensionistiche, come la pensione anticipata flessibile o Opzione Donna, permettendo agli utenti di valutare quale sia la soluzione migliore per le proprie esigenze.

Salvataggio e stampa

Gli utenti possono salvare e stampare i risultati della simulazione per una consultazione successiva, facilitando la pianificazione del proprio futuro pensionistico.

Per ulteriori dettagli, è disponibile un video di presentazione del servizio a questo link.

Chi ha 30 anni? Va in pensione a 70

Secondo il simulatore aggiornato, chi ha oggi trent’anni rischia di andare in pensione a 70 anni. Per esempio, un individuo che ha iniziato a lavorare da poco potrà andare in pensione a 66 anni e 8 mesi, a condizione di aver versato 20 anni di contributi e maturato un assegno superiore a 1.603,23 euro (tre volte l’importo mensile dell’assegno sociale nel 2024). Al contrario, se non riuscirà a versare almeno 20 anni di contributi, dovrà aspettare fino a 74 anni.

Per chi ha intorno ai 40 anni, le prospettive non sono molto più incoraggianti. Un uomo nato a gennaio 1980, impiegato nel settore privato e che ha iniziato a contribuire nel 2005, andrà in pensione di vecchiaia a 68 anni e 9 mesi. Potrebbe anticiparla a 65 anni e 7 mesi se ha maturato un assegno superiore alla soglia prevista per il 2024 (tre volte l’assegno sociale), ma dovrà rimandarla fino a 73 anni e 2 mesi se non raggiunge i 20 anni di contributi.

L’Inps ha aggiornato gli adeguamenti agli incrementi della speranza di vita dei requisiti pensionistici, basandosi sullo scenario demografico Istat del 2022 e sulle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario. Fino al 2028, l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia rimarrà a 67 anni, ma dovrebbe aumentare a 67 anni e un mese dal 2029. Inoltre, per il 2024 è stato aggiornato l’importo massimo della pensione anticipata flessibile, che per i requisiti raggiunti nel 2023 sarà pari a cinque volte il trattamento minimo.