Roma, 9 gennaio 2025 – In un Paese come l’Italia in cui i regimi fiscali sono da sempre uno dei motivi di scontro fra governo e opposizioni, e in cui nessuno è davvero contento o trova adeguato il proprio, si assiste sempre più spesso ad un fenomeno, quello del super ricco che decide di spostare la propria residenza all’estero, in particolar modo in Paesi in cui le tasse sono minime, come il Principato di Monaco. Eppure non si tratta dell’unico Paese in cui non si applicano tasse sul reddito, ve ne sono in totale 15.
L’elenco dei Paesi con tassa sul reddito pari a 0
La lista completa dei Paesi con tasse sul reddito pari a 0, ne vede ben 6 nel Medio Oriente, in particolare si tratta di:
- Emirati Arabi Uniti
- Qatar
- Arabia Saudita
- Bahrain
- Oman
- Kuwait.
Vi sono poi negli Stati Uniti d’America:
- Bermuda
- Isole Cayman
- Saint Kitts e Nevis
- Antigua
- Barbuda
In Europa
- Andorra
- Principato di Monaco
- Isole Vergini Britanniche
In Oceania e Asia:
- Vanuatu (Oceania)
- Brunei (Asia)
Per gran parte di questi Paesi, sostenere i servizi per i propri residenti, non potendo contare sulle tasse, è ovviamente possibile grazie al turismo e ai servizi finanziari che offrono e che attirano investitori. Secondo uno studio recente del World Inequality Lab, riportato dalla Cgia di Mestre, i primi 5 paradisi fiscali al mondo sono:
- il Principato di Monaco
- il Granducato del Lussemburgo
- il Liechtenstein
- le Channel Islands, situate nel canale della Manica
- le Bermuda.
Dunque 4 su 5 si trovano in Europa, e avendo pochi residenti rispetto al totale dei capitali gestiti dalle banche locali, si ottengono i redditi pro capite fra i più alti al mondo, anche perché molte aziende hanno qui la loro sede legale, e dunque è qui che viene generato il reddito di amministratori e dirigenti.
Ottomila italiani trasferiti a Montecarlo e in Lussemburgo
Sono ben 8mila gli italiani che vivono a Montecarlo e in Lussemburgo, attirati dall'assenza di tasse sul reddito e sugli immobili. Non solo sportivi, imprenditori e celebrità dello spettacolo ma anche super ricchi sconosciuti ai più. Sempre secondo lo studio Cgia di Mestre, la presenza in Lussemburgo di sei banche italiane, di una cinquantina di fondi di investimento, di vari istituti assicurativi e di molte multinazionali italiane e straniere che pure operano sul territorio italiano, di fatto tolgono all’erario italiano circa 10 miliardi di euro che invece vengono “salvati” dalle tasse, anche da grandi gruppi industriali che si rifugiano nei paradisi fiscali e sfruttano per proprio tornaconto regimi fiscali permissivi. Un fenomeno legale, ma che periodicamente viene messo sotto accusa, specie quando le residenze non risultino reali, e per reali si intende che la persona che la sposta nel Paese con 0 tasse vi viva effettivamente per almeno 183 giorni. Nel computo si tiene conto anche del periodo di ferie, delle festività, dei riposi settimanali e degli altri giorni non lavorativi, tutti dati difficili da calcolare per imprenditori e sportivi di alto livello.