Roma, 9 novembre 2018 - Al via la prima fase operativa della pace fiscale. E sulla rampa di lancio, tra le varie formule per mettersi in regola con il Fisco, ci sono le sanatorie flash sugli accertamenti. Ma sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono disponibili anche i moduli per la cosiddetta rottamazione-ter. Ci vorranno ancora settimane, invece, per far partire anche le altre vie per sistemare la propria posizione. Ma la partita del condono con annessi e connessi è tuttora aperta in Parlamento.
Tant'è che ieri sera si contavano circa 600 emendamenti al provvedimento, con in primo piano novità di rilievo provenienti dalla stessa maggioranza e, nello specifico, dalla Lega: da una tassa ad hoc sui money transfer allo stop alla patente per gli evasori seriali per la Rc auto, fino alle sanatorie per Imu e Tasi. Le modifiche della maggioranza sono in tutto un centinaio e non su tutte le proposte c’è già accordo tra i due azionisti. Entrambi sono a favore di un ampliamento della rottamazione, che dovrebbe diventare extralarge e comprendere anche avvisi bonari ed errori formali, oltre a imbarcare nella pace fiscale vera e propria anche gli omessi versamenti. La Lega va oltre e chiede di specificare la possibilità per gli enti locali di consentire ai cittadini di sanare anche Imu, Tasi, o imposta sulle insegne, pagando solo il dovuto senza le sanzioni.
Sempre la Lega chiede, però, una stretta sugli evasori seriali della Rc auto, che se beccati più volte rischiano non solo il raddoppio delle sanzioni ma anche il fermo dell’auto e la sospensione fino a due mesi della patente.
Altra richiesta targata Lega quella di introdurre una nuova tassa, che vada a rimpinguare il Fondo infrastrutture del Mef, da applicare su tutti i trasferimenti in denaro in Paesi extra Ue, un prelievo dell’1,5% su tutte le operazioni sopra i 10 euro. Si guarda anche alle zone colpite dal maltempo, nelle quali le concessioni potrebbero essere automaticamente prorogate fino al 2045 e al no profit, con l’introduzione di una nuova lotteria filantropica. Non compare invece tra gli emendamenti parlamentari la pace fiscale sulle cartelle per chi si è trovato in difficoltà: potrebbe arrivare come emendamento del governo o del relatore quando sarà ultimata.
Uno dei temi che sarà affrontato invece in sede di manovra sarà quello del Fondo per i risparmiatori vittime delle banche. Ieri hanno incontrato il governo e hanno denunciato una nuova ‘manina’ che avrebbe introdotto nella norma contenuta nella legge di Bilancio uno scudo per istituti di credito e vigilanza: la norma incriminata impone la rinuncia a qualsiasi altro tipo di causa civile o penale nei confronti di Consob, Bankitalia o degli amministratori delle banche agli azionisti che accettino il rimborso del 30%.
TUTTI GLI SCONTI
1) Parte subito la sanatoria flash sugli accertamenti. Gli atti sanabili sono quelli notificati entro il 24 ottobre 2018 e per i quali, alla stessa data, non sia stato già notificato il relativo avviso di accertamento o perfezionato l’accertamento con adesione; gli accertamenti con adesione sottoscritti fino all’entrata in vigore del decreto ma non ancora perfezionati; gli avvisi di accertamento non impugnati; gli atti di recupero dei crediti indebitamente utilizzati, notificati al contribuente fino al 24 ottobre. La sanatoria consente di pagare le sole imposte richieste senza sanzioni, interessi e somme accessorie.
2) Per le sanatorie flash entro il 13 novembre bisognerà versare l’importo dovuto. Il 23 novembre l’appuntamento è invece duplice: bisognerà versare il dovuto per le liti ancora pendenti al 24 ottobre e per l’atto di recupero credito non impugnato. Il versamento può essere effettuato in un’unica soluzione (entro i termini di novembre) oppure in un massimo di venti rate trimestrali. Sull’importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi legali, calcolati dal giorno successivo al termine di versamento della prima rata.
3) Tutto pronto per la rottamazione-ter. I moduli per aderire alla nuova definizione agevolata sono a disposizione sul sito e agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate. L’operazione consentirà il pagamento dei debiti fiscali pendenti dal gennaio 2000, senza sanzioni e more, dilazionando i versamenti fino al 2024. Potrà usufruire della nuova operazione anche chi ha aderito alla precedente rottamazione. Il primo versamento è previsto per il 31 luglio 2019, e si potrà versare in un’unica soluzione. Il decreto prevede, però, un vero colpo di spugna per le mini-cartelle sotto i mille euro. La cancellazione riguarda i debiti più vecchi, quelli accumulati tra il 2000 e il 2010.
4) C'è più tempo, invece, per chiudere le liti tributarie. Per risolvere la partita con il Fisco si dovrà pagare un importo pari al valore della controversia o, se l’Agenzia delle Entrate ha perso in primo o in secondo grado, un importo pari alla metà o al 30% della contestazione. La nuova versione del condono riguarda la possibilità di dichiarare i redditi non denunciati dal 2013 al 2017 a condizione che il reddito evaso non superi un terzo del dichiarato nell’anno precedente. E che non si vada oltre il tetto dei 100mila euro.