Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Pace fiscale, le ultime novità. Tetto di 100mila euro per ogni imposta

Si amplia il 'condono'. Ma "carcere fino a 6 anni" per i furbetti. Esclusa la punibilità per alcuni reati fiscali anche nel caso di riciclaggio Pace fiscale, il decreto in Pdf. Scarica

Lo studio di un commercialista (foto repertorio)

Lo studio di un commercialista (foto repertorio)

Roma, 17 ottobre 2018 - Si allarga la portata della pace fiscale: il tetto di 100mila euro previsto per i redditi da condonare si calcolerà infatti per ogni singola imposta e periodo di imposta. E' la novità che emerge dalla lettura del testo (non ancora definitivo) del decreto licenziato martedì scorso dal governo insieme al pacchetto manovra.  "L'integrazione degli imponibili è ammessa nel limite di 100.000 euro per singola imposta e per periodo di imposta e comunque non oltre il 30 per cento di quanto già dichiarato", recita il provvedimento che chiarisce quanto già annunciato dall'esecutivo.

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Pace fiscale, il decreto in Pdf. Scarica

RICICLAGGIO - Nella bozza della cosiddetta 'pace fiscale' spunta anche una norma che non ci si aspettava. Per chi si avvalga dell'integrazione o emersione consentita dal dl fiscale, infatti, è esclusa la punibilità per dichiarazione infedele, omesso versamento di ritenute e omesso versamento di Iva. I tre reati elencati non sono punibili anche nel caso di riciclaggio o impiego di proventi illeciti (fino al 30 settembre 2019). Le norme su prevenzione antiriciclaggio e terrorismo rimangono invece applicabili per gli altri casi. È allo studio - si evince inoltre dalla bozza - la possibilità di escludere la punibilità della dichiarazione fraudolenta. 

Immediate le reazioni dell'opposizione. Il Pd, con Franco Mirabelli, accusa: "Se le norme della bozza del decreto fiscale verranno confermate, sarebbe gravissimo: non solo si sanerebbero con pochi euro i debiti che si hanno con lo Stato, ma sarebbero cancellati anche reati penali gravi come il riciclaggio e i proventi illeciti. Ciò che si è costruito la scorsa legislatura introducendo il reato di autoriciclaggio rischia di essere cancellato. Una norma utile per i furbi e chi viola la legge, non certo per il popolo".

ALIQUOTE - L'imponibile aggiuntivo non dichiarato sarà sanabile "senza sanzioni, interessi e altri oneri accessori" pagando un'aliquota al 20% in caso di Irpef, IrapIvafe. Per l'Iva invece si applicherà un'aliquota media "risultante dal rapporto tra l'imposta relativa alle operazioni imponibili, diminuita di quella relativa alle cessioni di beni ammortizzabili, e il volume d'affari dichiarato, tenendo conto dell'esistenza di operazioni non soggette ad imposta ovvero soggette a regimi speciali". Ove non sia possibile determinare la percentuale media si applicherà quella ordinaria al 22%. 

SCANDENZE - Per regolarizzare la propria posizione con il fisco, i contribuenti potranno "correggere errori od omissioni" con una apposita "dichiarazione integrativa speciale" che si potrà presentare fino al 21 maggio 2019. Si pagherà in una unica soluzione entro fine luglio o a rate per 5 anni a partire da settembre 2019.

CARCERE CONTRO I FURBETTI - Si chiarisce anche l'entità delle sanzioni per i 'furbetti' del condono. La bozza del decreto fiscale pervede infatti il carcere fino a sei anni per chi fornisce atti falsi e comunicazione di dati non rispondenti al vero. 

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