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Campo coltivato, foto generica
Roma, 19 febbraio 2025 - Un passo avanti rispetto ai colleghi europei. A differenza di altri dodici paesi dell’Unione, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura non ha chiesto alcuna proroga all’Europa e consegna entro il termine stabilito - quest’anno previsto entro il 17 febbraio - l’Apr, l’Annual performance report. Il report, che rendiconta spese e informazioni relative all'attuazione del Psp nel 2024 (il Piano strategico nazionale della Politica agricola comune Pac 2023-2027), è il frutto dell’intensa collaborazione tra il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, l’Agea Coordinamento e gli Organismi pagatori.
L’Italia puntuale in Ue
La consegna del documento è stato un vero banco di prova per quanto riguarda la Pac 2023-2027, considerando la complessità degli interventi e delle informazioni richieste nel 2024, rispetto all'anno scorso, quando i pagamenti riguardavano solo il settore apistico e anticipi per ortofrutta e olio. “Abbiamo caricato l'Apr 2024 dell'Italia nei termini previsti dalla norma. È stato un enorme e reciproco sforzo tra Masaf, Agea Coordinamento e gli Organismi Pagatori e mi preme sottolineare l’apprezzabilissimo spirito di collaborazione (co-shared management) dimostrato dai funzionari dei vari Servizi della Ue coinvolti”, ha affermato il direttore Agea coordinamento, Salvatore Carfì.
Cosa contiene l’Apr
Nel Rapporto annuale di performance ci sono le informazioni sulle spese fatte dagli Organismi pagatori dal 16 ottobre 2023 al 15 ottobre 2024, seguendo gli interventi previsti nel Piano strategico della Pac, la Politica agricola comune dell’Ue. Ogni intervento ha obiettivi specifici e indicatori di risultato che misurano il suo successo. Ogni obiettivo della Pac è collegato a una lista di interventi, ognuno rappresentato da indicatori scelti dallo Stato membro da un elenco fornito dall'Unione Europea. E l'Apr, che riassume tutte queste informazioni, indica eventuali problemi che potrebbero influenzare il successo futuro degli interventi. In altre parole, consiste in una verifica della performance dell'attuazione rispetto a quanto programmato per controllare se le attività stanno andando come previsto.
Spese e indicatori di risultato in salita
Nel 2024, l'Apr ha registrato ingenti spese: parliamo di circa 4,2 miliardi di euro nella nuova programmazione, che a differenza del 2023 include anche gli aiuti diretti e sviluppo rurale. Gli indicatori di risultato, che misurano l'efficacia degli interventi finanziati e ne dimostrano l’impatto delle spese e delle attività svolte, risultano altresì notevolmente aumentati: se lo scorso anno c’era un solo indicatore di risultato, quest’anno ce ne sono 44 nell’Apr in esame.
Dalla redazione all’esame Ue
Le modalità di presentazione dell’Apr è regolato dall’Ue (secondo la disciplina 2021/2116 e 2021/2115), ma in Italia è il Ministero dell’agricoltura l'ente responsabile per gestire il piano strategico della Pac, il quale si assicura sia redatto e corredato di tabelle di monitoraggio aggregate. Un Comitato di monitoraggio nazionale, poi, composto da rappresentanti di enti pubblici e privati, esamina il documento e fornisce un parere. Dopo questa revisione, l'Apr viene inviato alla Commissione europea. E così è stato fatto con l’upload sul sistema elettronico per la gestione dei fondi Ue. Ora, l’Apr passerà all’esame della Commissione europea. Nella fase di ammissibilità sarà possibile controdedurre alle eventuali osservazioni e rilievi da parte della Commissione sino alla fase finale di liquidazione dei conti dell’esercizio finanziario 2024 di cui l’Apr è parte integrante.