Giovedì 21 Novembre 2024
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Open Banking, cresce la fiducia degli italiani nel sistema a dati aperti

Un’indagine di Crif rivela che il 49,2% degli utenti ha un conto corrente connesso. Tra gli utenti crescono la Generazione X e i Baby Boomers

Open Banking è il sistema bancario n cui le informazioni finanziarie sono condivise, col consenso del cliente, tra banche e con società esterne

Open Banking è il sistema bancario n cui le informazioni finanziarie sono condivise, col consenso del cliente, tra banche e con società esterne

Roma, 4 novembre 2024 – Sono sempre di più, e sono giovani e intraprendenti, abituati a usare Internet sin da piccoli, e con una fiducia nella Rete molto maggiore di quella che vi ripongono i genitori. Si tratta dei clienti che stanno trainando la diffusione in Italia dell’Open Banking, il sistema bancario dai dati aperti, in cui vengono condivise, con il consenso del cliente, tutte le informazioni finanziarie di un conto con società esterne, le cosiddette terze parti (Tpp), per sviluppare prodotti e servizi personalizzati.

L’indagine realizzata da Crif

Incremento significativo dei consumatori meno giovani che si avvicinano all’Open Banking: nel primo semestre 2024 tra gli utenti crescono la Generazione X (+4,8%) e i Baby Boomers (+6,5%); tra i consumatori digitali che utilizzano l’Open Banking si riducono i profili ad alto rischio, con un calo del 9%. Il tasso di successo nell’accesso ai dati dei conti correnti nel primo semestre dell’anno aumenta complessivamente di 1,7 punti percentuali, raggiungendo quota 49,2%. Sono queste alcune delle evidenze del market outlook realizzato da Crif sull’Open Banking in Italia, realizzato in concomitanza del Tomorrow Speaks, l’evento annuale dedicato all’evoluzione del settore finanziario. Il campione rappresentativo alla base dello studio è di circa 180mila controparti e quasi 240mila conti correnti, con circa 74 milioni di transazioni.

L’analisi

"Il fenomeno dell’Open Banking è in evoluzione anche in Italia, seppur a ritmi inferiori rispetto ai mercati dove è più maturo come il Regno Unito. Anche nel primo semestre di quest’anno cresce la fiducia e il tasso di accesso ai conti, che ormai si completa per un utente su due. Dall’analisi del nostro outlook sulle caratteristiche e peculiarità dei consumatori digitali italiani che utilizzano l’Open Banking emerge che non appartengono solo alle generazioni più giovani, native digitali, anzi crescono quest’anno maggiormente Generazione X e Baby Boomers. Coerentemente – prosegue Simone Capecchi, Executive Director di Crif – rileviamo uno spostamento verso utenti con classi di reddito più alte e una crescita tra coloro che sono già attivi nel mercato del credito".

Il profilo di rischio dei consumatori digitali

L’analisi del profilo di rischio dei consumatori digitali che utilizzano l’Open Banking nel 2024 evidenzia uno spostamento verso profili meno rischiosi. Nel primo semestre 2024 i soggetti che concludono la procedura Psd2 sono molto meno concentrati nell’area a Rischio Alto (-9%). L’analisi è stata condotta utilizzando l’indicatore sintetico di rischiosità creditizia basato sui dati del Sistema di Informazioni Creditizie (Sic) di Crif, che aggrega la probabilità di default delle controparti in tre aree di rischio (Alto, Medio, Basso). L’analisi evidenzia inoltre una significativa disparità di rischio tra utenti che autenticano l’accesso con un conto corrente principale e quelli che utilizzano conti secondari. I clienti associati a conti secondari presentano un profilo di rischio peggiore del 57% rispetto a chi collega un conto principale. Ciò sottolinea l’importanza di identificare e classificare la tipologia di conto corrente utilizzato per garantire una valutazione del rischio accurata e completa. Solo i dati provenienti da conti principali, caratterizzati da transazioni recenti e accrediti regolari, offrono un’immagine precisa del comportamento finanziario dell’utente e possono essere utilizzati efficacemente nei processi decisionali.