Parte oggi con un balletto di cifre i primi assegni di inclusione. In conferenza stampa, infatti, la ministra della Famiglia Marina Calderone (in foto) aveva parlato di 450mila persone. Ma un’ora dopo è l’Inps, con una nota ufficiale, a smentire di fatto la cifra, ridimensionando il numero dei beneficiari a 287mila famiglie, e chiarendo l’inghippo. Quelle 450mila (446.256 per la precisione) erano infatti le famiglie che avevano fatto richiesta del sussidio nei soli primi giorni di gennaio su un totale di 651mila domande se si considera tutto l’arco di tempo in cui era possibile presentare domanda. Di queste, specifica l’istituto di previdenza, 117.461 sono state "respinte per mancanza di requisiti", ovvero oltre una su quattro (il 26%), a causa soprattutto dell’"esito negativo sopra soglia sulla Dsu, Dichiarazione sostitutiva unica, del superamento delle soglie di reddito e dell’omessa dichiarazione dell’attività lavorativa".
Le 287mila famiglie che potranno accedere ai pagamenti da domani riceveranno un sms con l’invito a recarsi presso un ufficio postale per ritirare la Carta di Inclusione sulla quale è accreditato l’importo dell’assegno. Il pagamento medio sarà di 645 euro a nucleo. C’è tempo fino al 31 gennaio per inoltrare le richieste di Assegno di inclusione che, superati i controlli preventivi e sottoscritto il Patto di attivazione digitale, saranno messe in pagamento già il 15 febbraio.