Roma, 13 novembre 2024 – Il mercato telefonico italiano sta subendo numerosi cambiamenti, portati soprattutto dall'aumento del numero dei diversi operatori.
La moltiplicazione dell'offerta ha causato di conseguenza una maggiore competizione tra le varie compagnie, rendendola di fatto una vera e propria gara di prezzo al ribasso. Questa parcellizzazione del mercato ha alimentato una grande confusione tra i clienti, inficiandone anche la fiducia: quasi un italiano su 2 sta provando poca fiducia nei confronti del proprio operatore telefonico attivo. Uno dei modi migliori per potersi accaparrare clienti da una compagnia rivale è perciò diventato quello di proporre le cosiddette 'offerte riservate', basate su un rapporto stretto tra operatore e utente ma che possono comunque sottintendere una manipolazione sui consumatori stessi. La pratica delle offerte riservate suscita opinioni discordanti tra i vari consumatori e, per dare un'idea ben chiara su ciò di cui si sta parlando, l'azienda di ricerca Swg ha pubblicato un sondaggio particolarmente dettagliato su cosa gli utenti pensano di queste tariffe ad hoc e sull'impatto che possono avere.
Le offerte riservate
Per 'offerta riservata' si intende quel tipo di offerta a prezzo ridotto, lanciata da un operatore storico, che propone un numero maggiore di servizi e contenuti specifici per clienti appartenenti ad altre compagnie. Si tratta, quindi, di promozioni apposite per sottrarre clientela a specifici operatori concorrenti e quindi utilizzabili solo ed esclusivamente da utenti di brand minori o virtuali. Le offerte in questione vengono considerate dalla maggioranza ingiuste o ingannevoli, poiché avvantaggiano solo alcune determinate categorie di consumatori e alimentano la disparità di trattamento. Ben 3 italiani su 4, inoltre, si aspettano un intervento e un maggiore controllo da parte dello Stato per regolamentare il mercato telefonico e garantire standard sostenibili per tutti.
I numeri nel dettaglio
Come si legge nel sondaggio pubblicato da Swg, per il 66% degli utenti coinvolti nell'analisi tutti gli operatori fanno offerte all'apparenza convenienti ma trovano in seguito il modo per farti pagare di più, mentre il 52% di essi tende a non fidarsi degli operatori che fanno prezzi troppo bassi. Poco più dei due terzi del target, invece, preferisce un'offerta ad un prezzo più alto, a patto che sia priva di vincoli di durata e che non subisca variazioni nel breve o nel lungo periodo. Non a tutti, comunque, capita di ricevere un'offerta riservata: nel sondaggio si percepisce come sia successo a circa il 60% dei consumatori, la cui metà ha poi aderito all'offerta ricevuta, mentre il 40% afferma di non essere mai stato contattato per questo scopo. Il 52% ha invece confermato di avere accusato delle rimodulazioni o degli aumenti nell'offerta, nella maggior parte dei casi senza alcun preavviso.
Disparità di trattamento
Le offerte riservate suscitano nei consumatori opinioni discordanti. Il 31% non è d'accordo con questo modo di agire: per la precisione, il 21% ritiene le suddette offerte una pratica scorretta, poiché essendo un'offerta esistente deve essere accessibile a tutti, mentre il 10% le considera addirittura ingiuste, perché fanno pagare meno ad alcuni e di più ad altri. Secondo un 33%, circa un terzo del totale, si tratta di mere strategie di marketing con al loro interno vincoli o clausole nascoste che il cliente paga a sua insaputa. Un ulteriore 30%, infine, è favorevole alle offerte riservate secondo la seguente suddivisione: il 18% ritiene esse un'occasione per risparmiare denaro, mentre per un buon 12% sono il futuro di un mercato sempre più dinamico e competitivo.