Martedì 5 Novembre 2024
FRUZSINA SZIKSZAI
Economia

Nvidia, Microsoft e OpenAI nel mirino dell’antitrust americana

La Casa Bianca vuole da tempo a regolamentare il potere pressoché incontrastato dei colossi della tecnologia

Roma, 7 giugno 2024 – Nvidia, Microsoft e OpenAI, i tre giganti dell'intelligenza artificiale, sono finiti nel mirino delle autorità antitrust statunitensi. La decisione di procedere con le indagini segna un'escalation nella guerra tra l'amministrazione Biden e le Big Tech: la Casa Bianca è interessata da tempo a regolamentare il potere pressoché incontrastato dei colossi della tecnologia, ma finora le aziende leader nel settore IA sono sfuggite all'esame delle autorità. Adesso, i recenti progressi nel campo per quanto riguarda la generazione di testi, audio, video e foto hanno riacceso e intensificato l'attenzione sul comparto.

Nvidia
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Secondo quanto riporta il New York Times, il Dipartimento di Giustizia e la Federal Trade Commission (Ftc) avrebbero raggiunto l'accordo che permette alle autorità di procedere con l'investigazione la scorsa settimana. Le fonti citate dal quotidiano newyorkese affermano che il Dipartimento di Giustizia guiderà le indagini per stabilire se il comportamento di Nvidia, il più grande produttore di chip per l'IA (che controlla l'80% del mercato) abbia violato le leggi antitrust.

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Nvidia è il principale fornitore di unità di elaborazione grafica o GPU (Graphics Processing Unit), processori potentissimi che servono, tra l'altro, alla formazione di reti neurali per l'apprendimento profondo o deep learning. L'azienda californiana è leader incontrastata nel settore: grazie al decollo dell'IA, Nvidia ha triplicato le vendite e ha visto il prezzo delle sue azioni a salire di oltre 200% nell'ultimo anno. Questa settimana la capitalizzazione di mercato dell'azienda ha superato per la prima volta i 3.000 miliardi di dollari, sorpassando Apple.

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La Ftc, nel frattempo, indagherà su OpenAI, creatore di ChatGPT, e su Microsoft, che ha investito 13 miliardi di dollari in OpenAI, nonché ha stretto numerosi accordi con altre aziende del settore. "Serve un intervento significativo" sulla concentrazione di potere nel settore dell'intelligenza artificiale, ha detto Jonathan Kanter, il capo della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia appartenente a quella nuova generazione di funzionari progressisti scelti da Joe Biden per domare lo strapotere delle aziende.

Mentre l'Unione europea si impegna da anni per regolare il digitale (con più o meno successo), gli Stati Uniti sono decisamente in ritardo. Per quanto riguarda l'intelligenza artificiale nello specifico, il Parlamento europeo ha approvato una legge sull'IA lo scorso marzo, con focus particolare sulla regolamentazione degli usi più rischiosi, dall'identificazione biometrica da parte delle forze dell'ordine ai cosiddetti 'deepfake'.