Pechino, 9 dicembre 2024 - La Cina ha lanciato un'indagine antitrust contro Nvidia, il colosso Usa leader mondiale nei microchip per l'intelligenza artificiale, per "presunte pratiche monopoliste": lo riferiscono i media statali di Pechino.
La State Administration for Market Regulation ha messo nel mirino Nvidia perché sospettata di aver violato la legge cinese anti-monopolio, nonché la decisione di revisione antitrust dell'Authority sull'acquisizione di Mellanox Technologies, progettista di chip israeliano. Le contestazioni emerse oggi riguardano l'accordo raggiunto nel 2020 quando Pechino diede a Nvidia un'approvazione condizionale per la sua acquisizione da 6,9 miliardi di dollari di Mellanox Technologies.
La mossa è un'apparente risposta apparente alle restrizioni appena inasprite sull'export di microchip da Washington contro Pechino, in aggiunta al divieto o ai maggiori controlli decisi una settimana fa dalla Cina sulle spedizioni di materie prime essenziali verso gli Stati Uniti, alla base delle produzione di chip e di applicazioni militari, quindi caratterizzate dal 'dual use', civile e militare.
La Cina fa ancora molto affidamento sui chip di Nvidia per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, ma l'azienda californiana può vendere solo versioni declassate dei suoi prodotti IA a causa dei controlli sulle esportazioni di Washington volti a frenare i progressi cinesi nel settore. Il Dragone ha rappresentato circa il 15,4% del fatturato totale di Nvidia nel trimestre conclusosi a fine ottobre.