Martedì 3 Dicembre 2024
LUCA RAVAGLIA
Economia

I nuovi orari Esselunga e perché sono cambiati

Passo indietro dell’azienda che ha deciso di accorciare l’orario di apertura dei suoi punti vendita. Una decisione che è stata accolta con favore dal personale e dai sindacati

Un supermercato Esselunga, foto generica

Un supermercato Esselunga, foto generica

Roma, 7 novembre 2024 –  Un passo indietro verso la sempre più dilagante tendenza dei servizi non stop, da offrire 24 ore al giorno o almeno per la fascia oraria più estesa possibile. Lunedì 4 novembre Esselunga ha in effetti ingranato la retromarcia per accorciare di un’ora l’orario di apertura dei suoi punti vendita, che ora abbassano la saracinesca alle 21 e non più alle 22. Un’ora di tempo in meno per dedicarsi alla spesa quotidiana dunque, ma anche un’ora in più di tempo libero per i lavoratori che possono anticipare il rientro a casa al termine del turno. La decisione è in effetti stata accolta con soddisfazione dal personale di Esselunga e anche dai sindacati, che hanno avvallato la scelta della proprietà.

Proprio dai sindacati in passato erano arrivate per esempio segnalazioni di episodi di furti e microcriminalità verificatisi proprio a ridosso della chiusura serale e dunque la decisione di spegnere le luci 60 minuti prima rappresenterebbe anche un vantaggio in termini di sicurezza. E i clienti? Di primo acchito pare che l’adeguamento di orario possa essere digerito senza troppi contraccolpi, anche perché nella fascia compresa tra le 21 e le 22 le frequentazioni non sono certo quelle dell’ora di punta e in ogni caso l’apertura serale viene comunque garantita, permettendo (quasi sempre) anche a chi esce tardi dal lavoro di inserire nel suo itinerario anche una veloce tappa al supermercato per eventuali acquisti dell’ultimo minuto. Il tutto partendo dal fatto che a tarda sera difficilmente ci si mette a pilotare il carrello per dedicarsi a grandi acquisti.

Per la spesa più sostanziosa in effetti l’impressione intuitiva è ampiamente corroborata dai dati oggettivi legati agli incassi e in base ai quali le famiglie prediligono orientarsi verso il sabato o la domenica, giornate durante le quali il tempo a disposizione è maggiore. Dunque rieccoci al punto: meglio ottimizzare gli orari di apertura durante le fasce a maggiore affluenza, anche durante i festivi, rinunciando eventualmente a quelle meno gettonate. La decisione è ovviamente stata ampiamente ponderata da una delle realtà di maggior rilievo nel mondo dei supermercati italiani, che conta oltre 480 punti vendita dislocati tra Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia Romagna e Lazio. I numeri parlano di 9.325 milioni di euro di fatturato registrati nel 2023, con un utile netto di 118,7 milioni di euro. I dipendenti di Esselunga (in tutto sono oltre 25.200) ringraziano e in particolare apprezzano l’ora di anticipo della chiusura che permette di evitare gli spostamenti in fasce orarie spesso ritenute maggiormente a rischio criminalità in certe zone delle città. Resta da vedere cosa succederà ora, magari anche nelle sale dei bottoni di altre single di supermercati. Si sta aprendo una fase di controtendenza che torna a strizzare l’occhio alla qualità della vita, ripensando a quando, fino a non troppi anni fa, l’esigenza della spesa ‘by night’ era decisamente fuori dai radar delle priorità? Non servirà molto per scoprirlo.