Non è stato sufficiente il tavolo sul trasporto aereo convocato dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, per far tornare il sereno nei rapporti fra governo e compagnie. Così all’esponente dell’esecutivo che ha sollecitato la necessità di maggiori tutele "per quanto riguarda il diritto dei consumatori ad avere tariffe ragionevoli" ha risposto il direttore commerciale di numero uno di Ryanair, Jason McGuinness, per il quale il problema italiano non è quello del caro-voli, "ma della mancanza di posti. Per garantire tariffe basse bisogna ridurre i costi che ci sono per le compagnie aeree ma, questo purtroppo non sta avvenendo. L’Italia non è competitiva. Il governo deve rendersi conto di questo. Non c’entra l’algoritmo, è roba senza senso, si sta abbaiando alla cosa sbagliata. Qui il costo dei controllori del traffico aereo è del 70% più alto che in Spagna". Anzi, la compagnia irlandese rilancia, sollecitando il governo ad "abolire" l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco.
Di tutt’altro avviso il ministro Urso che segnala "la crescita significativa del trasporto aereo in Italia, come confermano i dati record sul numero dei passeggeri o l’aumento del numero dei voli e delle rotte. Siamo il mercato che più cresce in Europa".
Antonio Troise