Roma, 15 novembre 2024 – Sarà aggiornato dopo 28 anni il tariffario delle prestazioni di specialistica ambulatoriali e, dopo 25 anni, quello dell'assistenza protesica, fermi rispettivamente al 1996 e al 1999. E' stata infatti approvata in Conferenza Stato-Regioni l'intesa sul nuovo decreto del ministero della Salute, di concerto con il Mef, che modifica il Dm 23 giugno 2023 "Decreto Tariffe". Il provvedimento entrerà in vigore dal 30 dicembre 2024.
Cosa prevede il decreto
Saranno aggiornate 1.113 tariffe associate alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica sulle 3.171 che compongono il nomenclatore, ovvero il 35% del totale. Di queste, alcune saranno completamente gratuite e altre soggette al pagamento del ticket.
Tra le novità per la specialistica ambulatoriale:
- l’erogazione omogenea su tutto il territorio delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita incluse nei Lea, cioè Livelli essenziali di assistenza;
- prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare;
- prestazioni indispensabili ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell'ambito della diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide ed affidabili;
- enteroscopia con microcamera ingeribile, screening neonatali.
Viene introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono ad una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico e si aggiornano le prestazioni di radioterapia assicurando a tutti gli assistiti l’erogazione di prestazioni altamente innovative come la radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.
Anche alcune prestazioni oculistiche, come interventi legati alla cataratta, vedranno una revisione delle tariffe, con possibile pagamento di una quota aggiuntiva per servizi correlati, come la valutazione anestesiologica.
Tra le prestazioni previste per l’assistenza protesica:
- ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità);
- apparecchi acustici a tecnologia digitale;
- attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti;
- arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.
Anche in questo caso, alcune prestazioni saranno gratuite, mentre altre prevederanno un ticket.
Quanto costa questa riforma?
L’investimento previsto per l’adeguamento delle tariffe è di 550 milioni di euro. L`adozione del nuovo nomenclatore rispetto invece a quello pubblicato nel 2023, avrà un impatto di 147,3 milioni di euro per la finanza pubblica, che si tradurrà in rimborsi più congrui riconosciuti a tutti gli operatori, pubblici e privati. Inoltre, il ministero della Salute ha annunciato l’introduzione di un sistema di aggiornamento biennale per garantire una revisione tempestiva delle tariffe in base ai costi reali delle prestazioni.