Martedì 11 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Non solo auto, il nuovo business è la tecnologia

Stellantis investe massicciamente in servizi e tecnologia per rendere l'uso dell'auto più sicuro ed efficiente, puntando a generare 20 miliardi di euro di ricavi annuali entro il decennio. La strategia include nuove piattaforme tecnologiche e servizi innovativi per semplificare la vita dei guidatori.

Non solo auto, il nuovo business è la tecnologia

Non solo vendere auto, ma fornire più tecnologia e anche servizi a pagamento ai clienti. Servizi che rendano più sicuro facile ed efficiente l’uso dell’auto e dei veicoli commerciali. E su questi servizi Stellantis sta investendo molto: i ricavi globali da software sono cresciuti di 2.5 volte in tre anni, con margini crescenti, il parco di auto monetizzabili a cresciuto a 13.5 milioni di veicoli e gli utenti dei prodotti in abbonamento hanno superato i 5 milioni a fine 2023.

La strategia del gruppo mira a generare circa 20 miliardi di euro di ricavi annuali incrementali entro la fine del decennio, con un margine lordo di circa il 40%. "La strategia che abbiamo messo in atto – osserva Yves Bonnefont, chief softwarer office di Stellantis – si sta traducendo in un business in crescita e redditizio sui veicoli connessi. Faremo investimenti in nuove partnership e in poco meno di due anni abbiamo compiuto un passaggio decisi o dalla mentalità tradizionale del settore automobilistico verso un modo di operare molto più simile a quello di una startup. Ora faremo il passo successivo, con l’integrazione entro il 2024 delle nostre piattaforme tecnologiche di prossima generazione Stla brain, Smart cockpit alimentato da tecnologie di autoapprendimento e intelligenza artificiale e Stla autiodrive, che apre nuove prospettive alla guida assistita".

Stellantis ha poi sviluppato e già introdotto una serie di servizi con essi che puntano a semplificare la vita del guidatore e rendere la guida più sicura.

Software come E-routes, che è pensato per i proprietari di veicoli elettrici e risponde alla necessità di pianificare senza stress le fermate di ricarica. O l’assistente virtuale potenziato da ChatGpt che sarà disponibile in 20 Paesi entro la fine dell’anno o i tre software avanzati per la gestione delle flotte commerciali.

Perché vendere auto tradizionali in maniera tradizionale non basta più. Servono anche servizi a valore aggiunto, tecnologia. Ed è anche su questo che si vince la battaglia con gli altri competitor.

A. Farruggia