Più schermi che facce. In molte case italiane ci sono più display che persone: a mettere nero su bianco il quadro che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni è il quinto rapporto Auditel-Censis, che racconta un Paese dove la “digital life” è ormai la vita reale. Si contano 120 milioni di schermi nelle abitazioni italiane, 5 in ogni famiglia. Eppure i nuclei sono formati da 2,5 persone in media, vien da sé la proporzione. Dal 2008 a oggi computer, “smart tv”, smartphone e accessori vari sono le uniche voci di spesa che crescono nei bilanci familiari. In pratica se gli italiani nel 2008 spendevano 100 (per le spese complessive e in comunicazione), oggi spendono 230,7 per attrezzature audiovisive, fotografiche e di elaborazione delle informazioni, e 598,8 per telefoni e apparecchiature telefoniche.
Sempre connessi
In Italia trascorriamo online in media 30 anni, 5 mesi e 19 giorni della nostra vita. Si tratta di più di un terzo rispetto all'aspettativa di vita media, che nel nostro Paese è di 82 anni. In pratica restiamo connessi ogni settimana 61 ore, quasi tre giorni. Un terzo di questo tempo è dedicato al lavoro, la parte restante a varie attività online, fra le quali spicca il tempo speso sulle piattaforme di streaming tv. Lo stima l’ultima indagine condotta dal servizio di rete virtuale NordVpn, su un campione tra i 18 e i 64 anni, che ci posiziona sesti nel mondo: ci superano Taiwan, Corea, Messico, Brasile e Hong Kong, dove si passano online in media oltre 44 anni di vita. Per gli italiani restare connessi 61 ore a settimana, si traduce in 132 giorni all'anno e, appunto, 30 anni e mezzo di vita. Se allora la maggior parte di noi – giovanissimi e non – sono abituati alla nuova routine tecnologica che non ti permette di staccare gli occhi di dosso allo schermo appena svegli la mattina, mentre guidiamo, lavoriamo, mangiamo e pure in palestra a caccia dell’ultimissima notifica, c’è chi non si ferma qui. E salta la scuola o gli esami universitari, chi chiede permessi su permessi al lavoro. Chi passa le notti in bianco, sveglio, davanti alla luce del monitor. Fino a quando quelle ore passate online diventano una vera e propria malattia. Colpa della cosiddetta “Internet addiction”, la dipendenza da internet, uno dei nuovi fenomeni osservati negli ambulatori che si occupano di dipendenze. Malattia aggravata nel corso degli ultimi anni a causa di situazioni che hanno incentivato il rapporto con la rete, come per esempio il lockdown del 2020.
Come disconnettersi?
E allora come fare a disintossicarsi da internet? Ecco il paradosso: i più tecnologici hanno pensato anche a questo, creando vere e proprie app che aiutano a stare lontano dal cellulare e riconnetterti – ogni tanto - con la vita reale. Ecco quali sono le più cercate. Si parte da “Social Fever”: questa app ci sprona a compiere più azioni "del mondo reale" in contrasto con quelle virtuali. Possiamo scegliere tra una camminata, l'ascolto di musica, la lettura o altre attività. Momenti tutti ovviamente monitorati, tanto che a fine giornata l'app ci dice quanto tempo abbiamo speso "bene" e quanto “male” rispondendo a mail di lavoro. E se poi capitasse un vero e proprio “Black Out”? C’è un app anche per questo che consente di bloccare temporaneamente il proprio cellulare in modo tale da concentrarsi sullo studio o sul lavoro “offline”. Ma c’è di più, se installi “Challenge Social Detox” puoi iniziare una vera e propria sfida con te stesso. La lontananza dallo smartphone parte da dieci minuti per la sezione "facile", e raggiunge i due giorni per la seziona "grand master", solo per “atleti veri”. Attenzione però, perché se non riusciremo a rispettare l'impegno, dovremo pagare. Si tratta di pochi centesimi di euro, ma sicuramente è un ottimo incentivo. Se “Siempo” permette di selezionare le app da silenziare per mezz'ora, un'ora o un'ora e mezza, “Offtime” serve per crearti il tuo momento detox durante il giorno. Dulcis in fundo, per i più ‘green’ c’è Forest. Ogni minuto di inattività del cellulare permette a una pianta di crescere, sullo schermo e pure dal vivo, grazie alla collaborazione di Forest con Trees for the Future. Che poi magari ci basta alzare lo sguardo e sbirciare il paesaggio attorno a noi, per scoprire che potrebbe non essere così male. Godersi un viaggio nella natura. Ovviamente c’è un’app anche per questo, si chiama 'Logout Livenow' (Disconnettiti, vivi ora), un vero tour operator di vacanze di 'disintossicazione digitale' in Europa.