Domenica 30 Marzo 2025
ANTONIO PETRUCCI
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Noleggio auto in crisi, nel 2024 un calo di oltre il 10%

Per quest’anno si teme un ritorno ai dati del 1975. La Fiat Panda resta il modello più noleggiato in assoluto sia nel breve sia nel lungo termine

Il noleggio auto è in crisi

Il noleggio auto è in crisi

Roma, 27 marzo 2025 – E’ una lenta agonia quella che riguarda il settore automotive, fra incentivi, immatricolazioni altalenanti, dazi, aumenti dei carburanti, e poi ancora ritardi nelle consegne, veicoli richiamati per difetti di fabbrica, e altre mille variabili che rendono complicata una previsione per il 2025 da parte degli addetti ai lavori. In questo vortice di alti e bassi, di crisi e di rinascite (sempre parziali), ce n'è una (di crisi) che riguarda anche il noleggio delle auto, che mai ha davvero conquistato gli italiani. L’analisi condotta da Aniasa, l’associazione che in Confindustria rappresenta il settore della mobilità pay-per-use, ed elaborata dalla società di analisi di mercato Dataforce, su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e Aci, registra nel quarto trimestre del 2024 un trend sempre più negativo delle immatricolazioni a noleggio: -20,85%, che porta la performance complessiva del 2024 a -10,13%. La quota di mercato del noleggio è ora del 27%.

I dati dell’indagine Aniasa

L’andamento del “lungo termine” è peggiorato negli ultimi mesi e anche il “breve termine” ha rallentato significativamente nel periodo finale dell’anno. Le immatricolazioni del noleggio veicoli (auto + veicoli commerciali leggeri) hanno fatto segnare un’ulteriore e più accentuata contrazione nel quarto trimestre 2024: un rallentamento che sfiora il 21%, molto forte per il lungo termine (-22%) e meno accentuato per il breve termine (-10,36%). Alla conclusione del 2024, il mercato del noleggio di vetture e veicoli commerciali chiude in negativo: -10,13% (auto in calo dell’11,74% e veicoli commerciali leggeri stabili a -0,2%). I dati negativi che emergono nell’analisi del quarto trimestre e dell’annata in generale indicano che il comparto del noleggio, in particolare nel settore del lungo termine, performa al di sotto del mercato dell’auto nel suo complesso (che nel 2024 ha fatto segnare -0,43% nella somma autovetture + veicoli commerciali leggeri). Per il noleggio a lungo termine il volume di targhe nuove è stato di 374.000 unità.

I motivi

“La non lieve riduzione di immatricolazioni a noleggio registratasi nel 2024 rispetto all’annata record del 2023 è dovuta non solo al calo fisiologico verificatosi dopo la consistente ripresa post- pandemia, ma anche alla complessa situazione che sta attraversando l’intero automotive nazionale ed europeo. All’orizzonte continuano purtroppo a pesare sul settore incertezze normative e regolamentari che con l’ultima Legge di Bilancio si sono ulteriormente radicate, con un aggravio economico a carico di oltre un milione di lavoratori dipendenti che utilizzano l’auto aziendale. Senza un cambio di rotta sulle politiche sull’auto a noleggio e sulla mobilità pay-per-use nel nostro Paese – ha commentato il Presidente Aniasa, Alberto Viano – gli obiettivi fissati in termini di transizione ecologica della nostra mobilità e ripresa di un settore industriale centrale per l’economia sono destinati a restare sulla carta”.

La classifica dei veicoli più noleggiati

Sebbene nella classifica generale del 2024 la Fiat Panda rimanga il modello più noleggiato in assoluto sia nel breve sia nel lungo termine, con un totale di oltre 24.000 unità (-23%), la graduatoria del quarto trimestre è molto differente rispetto ai mesi precedenti. Nel noleggio a lungo termine, il modello più richiesto è infatti la Volkswagen Tiguan, con un notevole balzo in avanti delle immatricolazioni: rispetto al Q4 del 2023 le nuove targhe sono passate da 2.052 a 3.830 (+87%). A seguire Fiat Panda (che nel quarto trimestre perde quasi due immatricolazioni di noleggio a lungo termine su tre). Terza si piazza Bmw X1, che sale del 72% in un mercato che è in contrazione del 21,85%.

Le previsioni per il 2025 di Dataforce

In attesa di conoscere l’effettiva applicazione del nuovo sistema di calcolo del fringe benefit e di una decisione dell’Unione Europea in merito alle multe per lo sforamento dei limiti di emissioni nelle nuove immatricolazioni, è quasi impossibile prevedere come sarà l’andamento del mercato dell’auto nel 2025. Nell’ipotesi più favorevole, Dataforce immagina un mercato del noleggio a lungo termine intorno alle 341.000 nuove immatricolazioni, con una contrazione dei volumi pari al 3,1%. Lo scenario peggiore, invece, ci porterebbe ad assistere a un vero e proprio crollo del mercato, riportando il comparto automotive ai livelli del 1975, ossia al periodo della prima crisi petrolifera, delle targhe alterne e delle domeniche a piedi. A fronte di un volume complessivo pari ad appena 1.109.000 nuove targhe in Italia (rispetto a 1.623.000 del forecast più favorevole), il noleggio a lungo termine produrrebbe un volume di nuove targhe attorno a 227.000 unità (-35,4% sul 2024), con una contrazione del 35% per le autovetture, a quota 188.000 immatricolazioni, e una del 37,4% per i veicoli commerciali leggeri (poco più di 39.000 targhe). Il noleggio a breve termine, invece, potrebbe scendere a poco più di 75.000 immatricolazioni (-27,9%), con una contrazione similare per le autovetture (-27,3% e 69.000 targhe) e più accentuata per i veicoli commerciali leggeri (-33,8%, con un volume di immatricolazioni di circa 6.300 unità).