Molte aziende, locali e multinazionali, mettono a disposizione app e piattaforme digitali per la scelta degli arredi, visionabili anche da vetrine virtuali in realtà aumentata. Uno degli ultimi trend diffusi, grazie alle grandi potenzialità della rete è il noleggio di arredi a lungo termine. Siti internet e app mettono in contatto gli utenti per “barattare” mobili o articoli di design, compresi complementi d’arredo artistici, dietro pagamento di un fisso mensile. Questo trend ha preso piede verso la fine degli anni ’10 negli Stati Uniti, soprattutto tra la Generazione Z e tra i Millennial. Subito dopo è approdato in Italia. Uno dei primi studi pionieri nel nostro Paese è stato “Apeiron: arte, design e architettura”, con creazioni anche in legno sostenibile e arredi da materiali recuperati o riciclabili. Nel 2019 ha lanciato la campagna #AfforTable, proponendo l'affitto di tavoli di design anche a 1 euro al giorno.
Come funziona il noleggio degli arredi
La share economy ora sta prendendo piede, e non solo sui pedali delle auto e dei mezzi di condivisione. Si possono condividere o noleggiare mobili. Nel 2022 anche “Contract District Group” ha aperto a questa possibilità. Ma come funziona? Dietro questa formula di noleggio sussistono vari concetti, in particolare quelli della share economy e dell’economia circolare. Il principio parte dall’idea che se tutto si distrugge, produciamo rifiuti, costi e inquinamento. Mentre nella circular economy quasi tutto si rigenera e si recupera, a vantaggio dell’ambiente e delle tasche. Gli arredi si possono noleggiare in formula “pay-per-use”, cioè paghi quanto utilizzi. Esattamente come noleggiare un’auto a tempo breve o più lungo con il leasing. La soluzione è anche molto pratica, soprattutto per le persone che non possono o non vogliono mettere radici in un luogo fisso o comunque non possono prevedere i tempi di permanenza in un luogo. La soluzione è più accessibile e più sostenibile rispetto a un acquisto, anche per chi desidera cambiare stile e arredi nel breve tempo. Le aziende, i rivenditori, ma anche collezionisti, offrono arredi di tutte le tipologie, compresi i grandi marchi del Made in Italy. Il noleggio di solito prevede un accordo scritto della durata media di 4 anni, e anche oltre, con possibilità di cambiare alcuni pezzi e anche l’ammobilio completo - cucine e camere da letto comprese - durante la durata del contratto. In Italia “SharArt – Sharing Art” permette di noleggiare o acquistare opere d'arte uniche come quadri, sculture, arredi di pregio, normalmente per 3 anni, al costo di un’opera che equivale mediamente a circa il 15% annuo del suo prezzo di vendita. Una volta scaduto il contratto, molte aziende offrono anche la possibilità di riscattare il singolo arredo o l’ammobilio completo, diventandone proprietari. Oppure rescindere in anticipo alle condizioni stabilite tramite contratto. È semplice, basta cercare in rete per rendersi conto di quanto la share economy stia modificando i consumi e i gusti, con possibilità di aprire la mente verso nuovi orizzonti e stili che l’economia globale ormai diffonde alla velocità di un click.